Rovereto Immagini
Rovereto Estate 2007
Incontri
dal 21 luglio al 16 settembre | Centro Storico
Rovereto Immagini
Dieci maestri della fotografia interpretano la Pace in una mostra itinerante nel centro storico della città
In unepoca in cui lo scambio di idee tra gli uomini e i popoli passa anche attraverso gli occhi, limmagine è diventata sinonimo di comunicazione. E così nei mesi di luglio e agosto Rovereto ospita un vero e proprio festival dellimmagine dedicato al tema che negli ultimi anni ha visto il capoluogo della Vallagarina proiettato nel mondo con limportante ruolo di Città della Pace.
Rovereto Immagini nasce da una felice sinergia delle istituzioni che da sempre sono impegnate nella valorizzazione del territorio trentino, con un occhio ad una storia di guerre e di pace che rende la nostra terra tanto vicina alle vicende mondiali.
Il Consorzio Rovereto in Centro, in collaborazione con il Comune di Rovereto, lA.P.T. Rovereto e Vallagarina, il Mart e la Federazione Italiana delle Associazioni Fotografiche (FIAF), organizza unestate di eventi legati alla pace, guardata e pensata attraverso un occhio particolare, quello dei fotografi.
La grande fotografia del secondo novecento è quindi il filo conduttore della prima edizione di Rovereto Immagini che vede il centro storico roveretano trasformasi in una grande sala espositiva a cielo aperto: le suggestive piazze e i cortili interni ai palazzi restaurati faranno da cornice alle opere dei maggiori autori italiani, da Gianni Berengo Gardin a Nino Migliori, da Francesco Cito a Mario Lasalandra, da Mario De Biasi a Giuliana Traverso, per citarne alcuni. Sono i Grandi Fotografi della FIAF, la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, che con i suoi cinquantanni di attività é oggi tra le più importanti associazioni fotografiche a livello mondiale, contando oltre cinquecento circoli affiliati e quaranta mila associati.
Accanto alla mostra allestita nel centro storico dal 21 luglio al 16 settembre dal titolo I Grandi Fotografi interpretano la Pace, i cittadini e visitatori di Rovereto potranno gustarsi altre tre esposizioni fotografiche collocate negli spazi interni ed esterni al Mart e dedicate a Claudio Abate, Matteo Basilè e allobiettivo più acuto che il nostro Trentino abbia avuto, quello di Flavio Faganello. Il fine settimana del 21 e 22 luglio rappresenta il cuore di Rovereto Immagini, con un concerto di Massimo Bubola in Piazza del Grano (sabato 21 luglio) ed una manifestazione dedicata agli appassionati di fotografia comprensiva di incontri, tavole rotonde ed una lettura di portfolio sotto la cupola del Mart (sabato 21 e domenica 22 luglio).
Proprio il portfolio, vale a dire una sequenza organizzata di immagini, rappresenta lattuale modo di guardare alla fotografia come ad un linguaggio più complesso dello scatto singolo e in questa forma artistica la produzione italiana ai primi posti a livello mondiale, con unattenzione particolare ai giovani autori. Il Premio Internazionale Flavio Faganello si propone di portare nella sede culturale più prestigiosa del Trentino una delle maggiori manifestazioni italiane incentrate sulla lettura di portfolio. Un team di esperti in lettura dellimmagine, docenti e photo-editor delle maggiori riviste italiane, per due giorni saranno a disposizione per chiunque voglia mostrare le proprie fotografie per riceverne un commento tecnico-artistico, fotografi professionisti e non.
La manifestazione, che comprende fra laltro numerose iniziative di contorno come la presentazione di volumi fotografici, uno stand espositivo del partner Olympus e lincontro con i grandi autori, si concluderà domenica 22 luglio con lassegnazione del Premio Internazionale Flavio Faganello, tre riconoscimenti in denaro per i migliori portfolio selezionati da una giuria nazionale.
Gianni Berengo Gardin
È certamente uno dei più noti fotografi italiani. Membro dell'agenzia Contrasto, collabora con le maggiori testate nazionali e internazionali. Le sue opere, caratterizzate da un intenso umanesimo venato d'ironia, sono presenti nelle maggiori collezioni mondiali. Alcuni dei suoi oltre duecento libri sono diventati pietre miliari della fotografia del secondo 900
Ivano Bolondi
Un intenso percorso fotografico lo porta, a partire dagli anni '70, a ottenere importanti riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale. Protagonista di centinaia di mostre personali è apprezzato anche per la produzione di audiovisivi tratti da viaggi in tutto il mondo. Nelle opere di Bolondi il reportage documentaristico diventa espressione di una realtà interiore.
Mario De Biasi
È uno dei decani del fotogiornalismo italiano. Legato per oltre un trentennio al settimanale Epoca, ha realizzato servizi in tutto il mondo, occupandosi di cronaca, costume, sport, natura, cinema e architettura. Tra i suoi lavori più famosi spicca il reportage sull'insurrezione di Budapest del 1956, ma anche le immagini di NewYorked i suoi celebri ritratti
Ernesto Fantozzi
Legato fin dal 1958 allo storico Circolo Fotografico Milanese, Fantozzi si dedica programmaticamente al reportage sociale, documentando con metodo e costanza la quotidianità della vita urbana e registrando i cambiamenti epocali della società dei consumi, con un linguaggio rigoroso e coerente, scevro da qualsiasi inclinazione estetizzante e mirato all'essenza delle cose
Giorgio Rigon
Fotografo e critico d'arte, approfondisce le possibilità ed i processi della comunicazione visiva, con un occhio attento alle avanguardie artistiche. Scrive e tiene conferenze sulle discipline della visione. La sua fotografia, caratterizzata da segni grafici essenziali, si configura come una scrittura per immagini, qualificata da un'immaginazione simbolista formalmente acuta
Giuliana Traverso
Come reazione ad una fotografia tecnicista e prevalentemente maschile, nel 1968 apre "Genova Donna Fotografia", il 1° corso di fotografia riservato esclusivamente alle donne, replicato anche a Milano a partire dal 79. L'esclusiva scuola la fa conoscere in tutta Italia ed Europa. Vasta la produzione bibliografica e numerosi i riconoscimenti
Francesco Cito
In 20 anni di attività ha realizzato, per le maggiori testate italiane e internazionali, importanti reportage sulla camorra e la mafia, sullo sbarco americano in Arabia Saudita e, soprattutto, sulla questione palestinese. Fotoreporter di guerra, ha realizzato anche alcuni reportage di costume e su eventi come il Palio di Siena, ottenendo due World Press Photo
Stanislao Farri
A partire dagli anni 50, Farri tratta i temi antropologici e culturali della natia terra reggiana, influenzato dalla grande fotografia europea ed americana. Nel tempo affianca alla narrazione documentaristica della civiltà contadina e allo studio sul territorio, la ricerca estetica, dove il rigoros'o formalismo geometrico raggiunge talvolta l'astrattismo
Mario Lasalandra
Le prime opere di Lasalandra risentono dell'influenza del cinema di Fellini per poi diventare sempre più complesse e ricche di metafore e simboli, secondo uno schema figurativo che solo casualmente trova riscontro con la realtà. Il reportage d'ambiente, fortemente intellettualizzato, fa di lui uno degli autori più innovativi e geniali della fotografia contemporanea
Nino Migliori
Gli inizi dell'attività di Migliori sono rivolti da una parte alle esperienze del neorealismo e dall'altra alle sperimentazioni off camera, ma dalla fine degli anni Sessanta il suo percorso artistico prende un indirizzo concettuale sempre più marcato, affiancato da un'intensa attività didattica e culturale. Le sue opere sono conservate nelle maggiori collezioni mondiali