Rugu Project (Burkina Faso - Italia)

Musica popolare

Itinerari Folk 2011

Rugu Project
Contaminazioni afro-blues
Hado Ima kora, kunde, flauti di canna, djembè, calebasse, tamburo ad acqua, doum-doum-ba
Andrea Muraca congas, djembé, zucche ad acqua, fischietti e richiami per uccelli, campanacci, percussioni etniche, strumenti giocattolo.

È uno spettacolo di contaminazione tra blues, jazz, e Africa del Sahel quello proposto da Hado Ima e Andrea Murada. Si esibiscono con decine di diversi strumenti, in gran parte percussioni africane, ma anche oggetti di uso comune che prendono vita e si reincarnano nella musica. Un progetto nato all’interno dell’associazione Watinoma (lett.: accoglienza in lingua moré) nata nel 1987 a Uagadougou con l’obbiettivo di salvaguardare le tradizioni musicali e culturali del Burkina Faso. Hado Ima è originario di Boulsa, un villaggio remoto dell’ex Alto Volta, fa parte di una famiglia di Griot e come tale ha dedicato la sua vita alla conservazione della tradizione cercando di essere da stimolo per i giovani delle periferie degradate della sua Africa alla riscoperta dei propri valori culturali. Dagli anni novanta è stato regolarmente in Europa e in Italia con varie formazioni. Suona la kora, l’arpa tradizionale africana, il kunde una sorta di chitarra arcaica, il flauto in canna e ogni tipo di percussione tra cui le calebasse (zucche africane), il tamburo ad acqua, il doum-doum-ba e naturalmente il djembé di cui è un indiscusso maestro. Canta canzoni tratte da temi tradizionali africani che rielabora secondo nuove ritmiche e influenze personali. Andrea Murada invece è un valtellinese eclettico. Ha studiato percussioni in diversi ambiti, viaggiando e raccogliendo strumenti tra India, Brasile e Africa. È componente dei “Nichelodeon”, con i quali ha vinto nel 2010 il premio Demetrio Stratos.


organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara - Comune di Trento - P.A.T. Assessorato alla Cultura Rapporti Europei e Cooperazione