Ruina Dantesca tra futuro e non-luoghi in cerca di identità
Inaugurata una mostra fotografica che vuole mostrare ipotesi di lavoro su un patrimonio paesaggistico unico e complesso
La mostra "Ambito del paesaggio Ruina Dantesca Vertical future landscape" vuole avviare uno scambio di opinioni tra cittadini, esperti e privati. Ci si auspica che il dibattito - e la mostra è il primo passo - possa scaturire dall'analisi di ciò che questo ambito "è" e ciò che può divenire.
Madre natura, a seguito della frana della Ruina dantesca, ha donato al luogo un biotopo con laghetti, fauna e flora e una ricchezza naturalistica che fanno dell’area un sito dalle caratteristiche multiformi: 36 ettari che possono essere una grande opportunità di crescita e di progettazione.
La trasformazione del territorio ha bisogno di riflessioni allargate, da qui l’idea di una mostra perchè la cittadinanza possa avvicinarsi alle possibili progettualità.
L’ambito paesistico va dai Lavini alla valorizzazione della Costa Violina, tra Orme dei dinosauri, Ruina dantesca e il rifugio sul Monte Zugna. Include la cava in località Lastiella e l'ex Aragno alla Mira di Marco, un non-luogo posto all’ingresso della città che chiede da anni una urgente soluzione.
E' in questo ambito paesistico che si innestano anche la possibilità di ampliamento del campo di golf esistente o spazi destinati ad altre attività sportive.
organizzazione: Comune di Rovereto