Russia senz'anima?

Convegno

Tra le pagine
Editoria della Vallagarina

INCONTRO CON L'AUTORE
"Russia senz'anima?" (Zandonai Editore) incontro con Susanne Scholl. Sarebbe riduttivo definirla "giornalista": la sua voce e la sua passione sono riuscite infatti a raccontare come pochi la Russia e le sue ex Repubbliche.

Nell’ambito di “Tra le pagine”, mostra dell’editoria della Vallagarina, sabato 29 settembre 2012, alle ore 18, nella “Sala degli specchi” di Casa Rosmini (Corso Rosmini 28), Fernando Orlandi (Centro Studi sulla Storia dell’Europa Orientale) presenta e discute con l’autrice, Susanne Scholl, il volume Russia senz’anima? (Zandonai, 2011).
Mosca è il centro nevralgico di un paese immenso e contraddittorio, perennemente in bilico tra Europa e Oriente. È qui che Susanne Scholl colleziona i tasselli di Russia senz’anima? (Zandonai, 2011), un intenso reportage, un’indagine sulla storia più recente di una nazione in crisi d’identità, affidata alle testimonianze dirette dei suoi abitanti. La narrazione entra nella vita quotidiana di personaggi celebri e gente comune, nelle case e nei luoghi di lavoro, attraverso interviste – cercate, inseguite, rubate – che spesso si trasformano in vere e proprie confessioni, tra un ingombrante passato e l’incalzare drammatico dell’attualità. Ad accomunare la maggior parte di queste storie è l’esperienza sovietica, fatalmente impressa nella memoria collettiva: non a caso alcuni la considerano una ferita ancora aperta, mentre altri la rievocano con nostalgia. Tra speranza e disincanto, Russia senz’anima? nasce come monito contro ogni pregiudizio e come gesto di provocazione, stemperato però dall’empatia con cui la giornalista dialoga insieme ai suoi interlocutori. Nella consapevolezza che la distanza che ci separa dalla Russia si riduce notevolmente se anziché in cifre la si esprime a parole.

Susanne Scholl è nata a Vienna, dove intraprende gli studi di Slavistica, conclusi con una tesi di dottorato all’università di Roma dopo un lungo soggiorno in Unione Sovietica. Si dedica al giornalismo fin da giovanissima, collaborando con il quotidiano francese Le Monde. Nel 1986 entra a far parte della neonata redazione “est-europea” della rete televisiva statale austriaca ORF. Nel 1989 diventa corrispondente da Bonn ed è testimone diretta degli eventi che portano alla Riunificazione tedesca. Nel 1991 viene trasferita, in qualità di corrispondente e capostruttura, a Mosca, dove rimane quasi ininterrottamente fino al 2009. Subito dopo l’assassinio, nel 2006, di Anna Politkovskaya, Scholl si dedica alla realizzazione di un documentario sulla vita della collega e amica giornalista, compiendo tra l’altro un lungo viaggio in Cecenia sulle tracce dei protagonisti cui Anna ha dato voce nelle sue coraggiose inchieste. Le immagini e le interviste sono oggetto di minacce e ripetute censure da parte delle autorità russe, che culminano addirittura nell’arresto operato da alcuni agenti del FSB, i servizi segreti di Mosca. Viene rilasciata solo grazie all’intervento ufficiale dell’ambasciata austriaca. Ciò non le impedirà tuttavia di proseguire il suo lavoro d’inchiesta sulla Cecenia, culminato nel romanzo-reportage Ragazze della guerra (Voland, 2009), nel quale – tra madri-coraggio e vedove di guerra, donne comuni in una società lacerata da ingiustizie e quotidiane violenze – spicca la figura di Natalija Estemirova, attivista per i diritti umani rapita e uccisa a Groznyi nel luglio 2009.
Fernando Orlandi dirige il Centro Studi sulla Storia dell’Europa Orientale. Si occupa di storia della Guerra Fredda e del mondo comunista nel secondo dopoguerra. Riveste altresì il ruolo di direttore editoriale della casa editrice Silvy.


organizzazione: Comunità della Vallagarina