Sacco e Vanzetti
Sipario d'Oro 2009
Gad Città di Trento
Sacco e Vanzetti
Regia e impianto scenico Alberto Uez
Datore luci Giuliana Goller
Fonico e tecnico video Renata Fedrizzi
Montaggio audio - video Jacopo Roccabruna
Ricerche musicali Daniela Dellagiacoma
Costumi "La sartoria" di C. Senter
Foto di scena Michele Fronza
Grafica Chiara Uez
Costruzioni in legno Lino Martinelli
Personaggi interpreti:
GLI ITALIANI
Nicola Sacco Mauro Gaddo
Rosa Sacco Giuliana Germani
Bartolomeo Vanzetti Gabriele Penner
Cesarina Rossi Giuliana Luise
Luigia Vanzetti Giovanna Tomasi
LA POLIZIA
Sergente Connoly Ivo Morandini
Tenente Stewart Mauro Nicolodi
Agente Cristian
Direttore del carcere Simone Crespiatico
IL TRIBUNALE
Giudice Thayer Bruno Pieroni
Cancelliere Bruna Giordani
Avvocato Moore Jacopo Roccabruna
Procuratore Katzmann Bruno Vanzo
GLI AMERICANI
Reduce Simone Crespiatico
Sig. Allyson Michele Tonezzer
Sig.ra Allyson Angela Endrizzi
Mary Splaine Nadia Rossi
Louise Pelser Angela Endrizzi
Michael Levangie Andrea Moauro
Brown Ivo Morandini
Smith Andrea Moauro
Medeiros Michele Tonezzer
Questa versione della storia di Sacco e Vanzetti si attiene rigorosamente alla realtà della cronaca. I fatti si sono svolti così come li raccontiamo, i nomi e i personaggi sono tutti reali. Le date e i luoghi sono scrupolosamente rispettati.
L'opera teatrale descrive uno dei più gravi delitti legali americani del 900, un misfatto giuridico che ha provocato scioperi e manifestazioni di protesta in tutto il mondo civile. Solo nellItalia fascista, il fatto passò sotto silenzio.
Il pubblico viene coinvolto dall'idealismo e dalla forza danimo dei due operai anarchici italiani emigrati negli Stati Uniti e condannati alla sedia elettrica da un tribunale nel 1927, sebbene innocenti, dopo sei anni di inutile e angosciosa attesa nel braccio della morte. Ideali e forza che emergono dai documenti dellepoca, dallistruttoria, dalle risultanze processuali e dai colloqui che ebbero in carcere col proprio avvocato e con i familiari.
Romain Rolland (premio Nobel per la letteratura 1915) a proposito della condanna dichiara:
Io non sono americano, ma amo lAmerica e accuso di alto tradimento verso gli Stati Uniti quegli uomini che hanno insudiciato la bandiera di questo paese davanti agli occhi del mondo commettendo questo crimine giudiziario.
É un teatro della realtà, un dramma documento dal grande valore simbolico e civile che ci ricorda come persino le istituzioni democratiche più avanzate possano essere causa di incomprensibili ingiustizie sociali.
La messa in scena, che si serve di immagini depoca alternate a quadri teatrali e video proiezioni, mantiene la vocazione documentaristica del testo
Biglietti nei giorni di spettacolo al botteghino del teatro ore 20-20.45