Salvate Venere!

Convegno

Venerdì 25 febbraio alle ore 18.00 presso il Laboratorio Didattico Arte Grafica della Biblioteca civica "G. Tartarotti" di Rovereto
si terrà la presentazione del volume
"Salvate Venere! La storia sconosciuta dei soldati alleati che salvarono le opere d'arte italiane nelle seconda guerra mondiale" di Ilaria Dagnini Brey

Stefano Ferrari (Accademia Roveretana degli Agiati) ne ragiona con l'autrice.
Interviene Domenica Primerano (Museo Diocesiano Tridentino).
Coordina Alessandro Pasetti Medin (Soprintendenza per i Beni Storico-Artistici).

L'iniziativa è in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni librari, archivistici e archeologici e la Soprintendenza per i Beni storico-artistici della Provincia autonoma di Trento.

Nel 1943, in un mondo sconvolto dalla guerra, ci fu chi si rese conto che in quel conflitto non era in gioco soltanto la vittoria militare, ma un'eredità culturale di inestimabile valore: il patrimonio artistico dell'Europa. I vertici alleati decisero dunque di affidare a un eterogeneo gruppo di storici dell'arte, direttori di musei, architetti e artisti - chiamati formalmente "Monuments Officers", ma soprannominati ironicamente dalla truppa "Venus Fixers" (aggiustaveneri) - la missione di cercare di impedire che i capolavori dell'arte e dell'architettura europea venissero trafugati, bombardati o irrimediabilmente danneggiati. Ilaria Dagnini Brey, che nella sua ricerca ha avuto accesso ad archivi finora inesplorati, ricostruisce per la prima volta le gesta della task force che operò in Italia, risalendo la penisola al seguito degli eserciti alleati. Competenti, appassionati e pieni di entusiastica dedizione per il compito cui erano stati assegnati, i Monuments Officers si trovarono spesso a lavorare sulla linea del fronte, in condizioni rischiose e con scarsa disponibilità di mezzi. Da Palermo a Napoli, da Montecassino alla Toscana e poi al Norditalia, percorsero centinaia di chilometri ispezionando pievi, chiese, ville e edifici storici, musei e gallerie, localizzarono le opere in pericolo e le trasferirono al sicuro, talvolta in modo rocambolesco.
Ilaria Dagnini Brey, gionalista e traduttrice, è nata a Padova, ma attualmente vive a New York. Questo è il suo primo libro.


organizzazione: Biblioteca civica Tartarotti