Salvatore Bonafede (pianoforte) e Sonata Islands Quintet
Sonata Islands Festival 08 Jazz & Notation
Salvatore Bonafede pianoforte
Sonata Islands Quintet
Carlo Cattano flauto contralto e sax
Emilio Galante flauto
Tony Cattano trombone
Stefano Colpi contrabbasso
Stefano Bertoli batteria
Giacomo Cuticchio (1982)
Battaglia (novità)
Giancarlo Scarvaglieri (1977)
Max patch di Giuseppe Torre Eflute
Mauro Schiavone (1975)
Riff ancestrale (novità)
Salvatore Bonafede (1962)
Astor Piazzolla
Bau Bau Settete
Amor Fati
Salvador Dalì
Nell'intervallo presentazione delle sculture del Lapidario
Allinsegna di una sicilianità integrale il programma di questa sera non solo ospita il pianista palermitano Salvatore Bonafede, ma anche i due fratelli Cattano, catanesi, e le nuove composizione di tre compositori siciliani, Giacomo Cuticchio, Giancarlo Scarvaglieri e Mauro Schiavone.
Salvatore Bonafede, uno dei più originali e creativi pianisti italiani, ha avuto unintensa carriera statunitense, iniziata con un diploma al Berklee College of Music di Boston, e continuata trascorrendo dieci anni oltre oceano, soprattutto a new York, suonando con Jerry Bergonzi, Lew Tabackin, Dewey Redman, Joe Lovano, Marc Johnson, Tom Harrell, John Scofield, Lester Bowie, Lee Konitz, Billy Cobham e Paul Motian.
Miglior nuovo talento per il referendum Top Jazz (1991) di Musica Jazz è premiato per il migliore disco dellanno con Ortodoxa dal quotidiano Il Foglio (2001) e da Musica Jazz (Premio Arrigo Polillo 2001). Ortodoxa è un disco esemplare per la sua qualità ironica e trasversale, per lispirazione sinestetica, capace di forti evocazioni visive.
Di Mauro Schiavone viene presentato Riff ancestrale, che ricerca unatmosfera arcaica e misteriosa ispirata alle curiose immagini riprodotte nei bassorilievi del Lapidarium del Castello, attraverso limpiego della modalità gregoriana, sulla quale si sviluppano le improvvisazioni dei solisti e le essenziali frasi tematiche reiterate come dei riff.
Battaglia di Giacomo Cuticchio, erede di una grande famiglia di pupari, è un brano guerresco, nato dallispirazione del teatro dei pupi siciliani; la sua struttura è formulata dal ritmo composto di sette ottavi, il tempo di battaglia fra due valorosi paladini che si incontrano a singolar tenzone; il puparo col suo battito del piede, scandisce la ritmica del duello battendo sul tavolaccio del palcoscenico il proprio zoccolo di legno.
A proposito di Eflute: Ho sempre sentito il flauto come uno straordinario strumento polifonico. Il caleidoscopio timbrico che caratterizza tutta la sua estensione mi ha sempre suggerito lidea di molteplici timbri, strumenti, racchiusi allinterno di esso. In Eflute, scritto per Emilio Galante, cerco di far venire fuori questa molteplicità timbrica strumentale. Intrecci polifonici (alcuni solo virtuali, altri, attraverso le elaborazioni elettroniche reali) caratterizzano lo sviluppo formale musicale dellintero brano. Unorchestrazione che sfrutta anche le inesattezze del nostro sistema percettivo, ununica linea melodica percepita come un intreccio contrappuntistico, una sequenza accordale afferrata come un singolo flusso monodico, ma sempre adoperando quellimmenso ensemble strumentale che il mio orecchio coglie dentro le sublimi sonorità del flauto.
GS
Biglietti in vendita alla Cassa del Castello del Buonconsiglio un'ora prima dello spettacolo
Prenotazione alla Biglietteria del Castello del Buonconsiglio (0461/233770
organizzazione: Ensemble cameristico Sonata Islands - in collaborazione con P.A.T. Assessorato alla Cultura - con il contributo dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Trento