San Francesco Saverio e Padre Kino

Convegno

Padre Kino 1711 - 2011

"Il dialogo come una delle vie di evangelizzazione" è il tema a cui è dedicata la festa di S. Francesco Saverio il 3 dicembre con un incontro tenuto da padre Domenico Calarco sx alle ore 17.00 in sala Falconetto a Palazzo Geremia, per approfondire la pratica del dialogo e dell'inculturazione nella figura, oltre che del missionario Saverio, anche di padre Eusebio Chini, gesuita trentino che 300 anni fa si accostò al Nuovo Mondo ed alla cultura degli indios della bassa California. Nella vicina chiesa dedicata a S. Francesco Saverio alle ore 18.30 si terrà una celebrazione eucaristica presieduta da don Lauro Tisi, vicario generale della Diocesi di Trento, animata dal Coro Polifonico Ignaziano, in collaborazione con l'Ass.ne Eusebio Chini, Diaconia della Fede e la Comunità dei gesuiti di Trento.

Incontro e celebrazione eucaristica in onore di P. Eusebio F. Chini e S. Francesco Saverio
3 dicembre 2011
“Il dialogo come una delle vie di evangelizzazione”
con p. Domenico Calarco SX
Nel 300° anniversario di p. Eusebio Francesco Chini, la Fondazione S.Ignazio e la Comunità dei Gesuiti di Trento, in collaborazione con l’Ass. culturale p. Eusebio F. Chini, la Diaconia della Fede e il Coro polifonico ignaziano, propongono al ‘mondo’ di Villa S.Ignazio e alla città, una iniziativa per conoscere maggiormente questo grande gesuita trentino.

Ricordando che Trento ha donato al mondo tre grandi gesuiti: Eusebio F. Chini (1645-1711), missionario in Messico, Bassa California, Arizona, ‘esploratore, storico, allevatore, fondatore di missioni, apostolo tra gli indios’, come scrive l’epigrafe per la sua statua nel pantheon degli Stati Uniti a Washington. Martino Martini (1614-1661) che - preso il testimone ideale del gesuita Matteo Ricci - ha fatto conoscere la Cina agli europei attraverso il ‘Novus Atlas sinensis’ (è definito anche ‘il gesuita che disegnò la Cina’) e libri di ricostruzione storica della Cina. Come altri gesuiti poté penetrare in Cina ed esservi accolto per il suo rispetto della cultura e delle tradizioni. Andrea Pozzo (1642-1709) architetto, pittore, decoratore, teorico dell’arte ‘da Trento, a Roma, all’Europa’. Ha progettato questa nostra chiesa di S.Francesco Saverio.

Ore 17.00 “Il dialogo come una delle vie di evangelizzazione”
con p. Domenico Calarco SX, nella Sala Falconetto del Comune di Trento, accanto alla Biblioteca-ex Collegio dei Gesuiti Seguirà dibattito

Ore 18.30 Concelebrazione eucaristica
presieduta da don Lauro Tisi, vicario generale, animata dal Coro polifonico ignaziano, nella Chiesa di S. Francesco Saverio

Domenico Calarco, saveriano, calabrese di Bagnara Calabra (RC), per anni negli USA, è laureato in missiologia nella Pontificia Università Gregoriana e si è specializzato nello studio dell’evangelizzazione delle Americhe (secoli XVI - XVII). È un esperto - “perito storico” - di Eusebio Francesco Chini, più conosciuto come Padre Kino.
Tra le sue pubblicazioni specialistiche, segnaliamo: “Un uomo dal cuore in fiamme” (2003), sulla figura e l’opera del trentino Padre Kino nel contesto storico, culturale e spirituale del tempo; “L’Epistolario” (1998), una raccolta della ricca corrispondenza di Padre Kino che rivela interessanti particolari personali e storici; “L’apostolo dei Pima” (1995): sul metodo dell’evangelizzazione e della promozione umana dei nativi Pima da parte di Padre Kino; “Un uomo di frontiera. Un’introduzione al percorso esistenziale e spirituale di Eusebio Francesco Chini” (2007). Padre Calarco è il vice postulatore per la causa di beatificazione di padre Chini.
Padre Calarco ci offre una visione singolare di Eusebio Chini. Allo stesso tempo, ci conduce in profondità nei meandri della sua spiritualità; ci fa conoscere il carattere, la fede, le doti umane e la potenza spirituale di questo missionario che ha fatto voto di seguire la chiamata di Dio in assoluta dedizione e con tutte le sue capacità umane e spirituali.
Devoto a san Francesco Saverio, il missionario Kino cercò in tutti i modi di far vivere il vangelo alla gente che aveva incontrato sul suo cammino. Al suo superiore scriveva: “Dio mi ha gratuitamente elargito un ardente desiderio di sopportare e di soffrire molte e grandi cose per la sua maggior gloria e per la salvezza delle anime”. Calarco evidenzia anche che padre Chini pose i propri “talenti” a servizio degli altri. Fu un uomo di scienza, e vide la possibilità di trasformare le risorse del mondo in ricchezze a servizio dell’umanità. Fu un esploratore dell’ignoto, un costruttore e un patrocinatore di una vita più dignitosa per i poveri.


organizzazione: Fondazione S. Ignazio