Sara Landau. Iper Pop Post

Mostra

A cura di: Walter Guadagnini
Dal 5 giugno al 22 Agosto 2010 il Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, presenta la giovane artista canadese Sara Landau (1974). “Iper Pop Post” è la prima esposizione internazionale di Landau, ed è curata da Walter Guadagnini.

La mostra si inserisce nel programma “Young in the Future”, con il quale il Mart offre a giovani talenti internazionali un’occasione per esporre i risultati del proprio lavoro e per confrontarsi per la prima volta con la critica e il collezionismo.

Le 14 tele selezionate per la mostra, dipinte tra il 2008 e il 2010, rappresentano volti femminili, resi con una tecnica iperrealista, e intitolate con nomi come Jacklyn, Jewel, Ramona, Summer, Natasha o Venus.La nitidezza dei dettagli accentua per contrasto un’altrettanto forte impressione di indeterminatezza: i volti sono incorniciati escludendo i corpi, ed è impossibile dire se le giovani donne raffigurate siano persone reali o modelli idealizzati provenienti dal mondo della moda.
Nomi, pose, colori e dettagli, identificano immediatamente i protagonisti di queste tele come “appartenenti interamente a questi nostri primi anni del 2000”, come nota nel testo in catalogo Walter Guadagnini.

E tuttavia, come rileva sempre Guadagnini, se è facile cogliere un legame diretto di Landau con il photographic realism (l’iperrealismo americano), va anche notato che queste tele sembrano invece non avere nessun rapporto con le ricerche della fotografia contemporanea. Nella prassi fotografica contemporanea di autori come Thomas Ruff o Cindy Sherman, scrive Guadagnini, è “impossibile approcciare psicologicamente l’individuo, in un mondo fondato sul mascheramento”. La giovane Sara Landau va invece in una direzione contraria e “punta ad individuare dei tratti di personalità che appartengono a un preciso soggetto”.

Oltre che all’iperrealismo, il lavoro di Sara Landau va inquadrato anche nei termini di un rapporto problematico con la Pop Art di Roy Lichtenstein e di Tom Wesselmann, e ai più vicini esiti dell’opera di Alex Katz, a cui si può accostare per il contrasto tra l’apparente semplicità e l’indefinibilità del risultato finale.

Tuttavia, diversamente dalla Pop Art, la ricerca di Landau è rivolta alla rivelazione di una bellezza artificiale e artificiosa, in feroce competizione con il tempo e lo scorrere della vita. La sua indagine, impietosa, è quella di una donna all’interno del vissuto femminile, messo a nudo nei suoi processi mentali e nelle sue aspirazioni. La pittura, per Landau, è una pratica rivendicata come strumento in grado di confrontarsi con i mezzi di riproduzione e ricostruzione, si tratti del digitale o dell’intervento chirurgico.


organizzazione: Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto