Science of Experiential and Qualitative Spaces

Convegno

Si svolgerà a Rovereto dal 20 al 22 febbraio il primo di una serie di workshops internazionali a cadenza biennale dal titolo “Science of Experiential and Qualitative Spaces”. Con questa serie di workshops il Centro Mente Cervello dell’Università di Trento vuole aprire un forum di discussione per lo sviluppo di una scienza dei fenomeni qualitativi, argomento di primario interesse sia per discipline teoriche sia per le loro applicazioni nel design tecnologico, nella robotica situata e nella realtà virtuale.

La serie di worskhops è coordinata dalla Prof.ssa Liliana Albertazzi e da Fulvio Domini del Center for Neurosciences and Cognitive Systems, IstitutoItaliano di Tecnologia (Rovereto). Il tema del primo workshop sarà centrato sulla natura degli spazi percettivi (naturali e pittorici) e dei primitivi di una geometria della visione così come viene effettivamente vissuta dalle persone.
Inoltre, questo primo workshop intende verificare se e fino a che punto la rappresentazione artistica degli oggetti dello spazio visivo offra descrizioni appropriate dei primitivi spaziali e se queste rappresentazioni siano sottoponibili a verifica sperimentale ed anche a modellizzazione matematica.

Relatori del primo workshop, intitolato Da punti e linee, a superfici e volumi saranno Liliana Albertazzi (CIMeC e Università di Trento), Luciano Boi (EHESS, Francia), Osvaldo Da Pos (Padova), JanJ.Koenderink (Delft), ShinsukeShimojo (Caltech), Peter Ulrich Tze (Dartmouth College), Gert van Tonder (Kyoto Institute of Technology), Diego Gutierrez (Zaragoza).
In aggiunta al convegno e in collaborazione con la Sezione Didattica del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea (MART), è prevista anche una conferenza sull’arte aperta al pubblico, tenuta dall’artista olandese Louis Busman dal titolo “A way Così vedo così dipingo”, nella quale l’artista “affronta il tema di quella che definisce la più grande invenzione dell’umanità, la linea”. Busman spiega: “In Natura la linea non esiste, essa è solo nell’occhio dell’osservatore. Migliaia e migliaia di artisti hanno ignorato la non-esistenza della linea e hanno prodotto i più fantastici dipinti”.
La lezione di Busman è aperta a tutti. È previsto un servizio di traduzione simultanea in inglese e in italiano (l’artista parlerà in tedesco). L’appuntamento è per martedì 21 febbraio 2012, alle ore 18:00. All’ingresso del Mart i partecipanti saranno accolti dal personale del Museo e accompagnati presso la sala espositiva nella quale si terrà l'incontro. Per informazioni chiamare il numero 0464 454151 (MART) o il numero 0464 808615 (CIMeC).

Abstract dell’intervento di Louss Busman
A WAY. COSÌ VEDO COSÌ DIPINGO

Intendo affrontare il tema della linea che in natura, secondo me, non esiste.
Due superfici adiacenti, alla vista, non sono divise da una linea. La linea, un'invenzione del genere umano, è solamente nell'occhio dell'osservatore.
Migliaia e migliaia di artisti hanno ignorato la non-esistenza della linea ed hanno prodotto i più fantastici dipinti.
Vorrei darvi un'idea di che cosa accade nel flusso della mente del pittore mentre dipinge. A volte mi chiedo, per esempio, perché il Concerto per violino di Max Brunch mi renda più facile dipingere la schiuma di un'onda del mare. E poi da dove venga l'onda stessa. E' un flusso di pensieri razionali e irrazionali, che non interferiscono con quanto la mia mano sta facendo con il pennello, il colore, la tela.
Seguitemi in un viaggio immaginario tra A e B, che non è una linea retta, ma un viaggio.


organizzazione: CIMeC Centro Interdipartimentale Mente Cervello dell'Università di Trento a Rovereto