Seminario di Arto Tunçboyaciyan

Musica jazz

Percussionista e vocalist di origini armene, ARTO TUNÇBOYACIYAN viene da Galataria, una piccola città alle porte da Istanbul, dove è nato nel 1957. Ha iniziato a suonare professionalmente all'età di undici anni unendosi alla band di suo fratello Onno con cui si esibiva e incideva musica tradizionale. Dopo alcuni tentativi in Europa, nel 1981 si trasferisce a New York; oggi vive nel New Jersey, per esplorare nuove influenze creative. Arto si muove sul palco, come in studio, con un set di strumenti sempre da lui costruiti o assemblati in maniera originale a cui unisce la voce dotata di una estensione che lo mette in condizione di effettuare eccellenti cambiamenti di registro. Questo gli ha sempre permesso di distinguersi da altri percussionisti e di non entrare in competizione con loro. Le sue frequentazioni artistiche sono solide ed altolocate, Arto Tunçboyaciyan ha collaborato con musicisti del calibro di Chet Baker, Paul Motian, Jim Pepper, Dino Saluzzi, Marc Johnson, Bob Berg, Al Di Meola, Eleftheria Arvanitaki; tra gli ultimi la vocalist Maria Pia De Vito e la pianista Rita Marcotulli con cui hanno inciso e co-prodotto il Cd Triboh. Insieme al suo connazionale, il virtuoso di Oud Ara Dinkjian, ha fondato nel 1985 il gruppo Night Ark di cui è appena uscito l'ultimo Cd Petals on your Path. Due gli album solistici introvabili, Mainroot e Virgiland. Altri due sono i Cd che vedono Arto Tunçboyaciyan impegnato in veste solistica: Dignity e Onno, quest'ultimo dedicato al fratello scomparso prematuramente pochi anni fa. Avc1 e Bzdik Zinvor sono i suoi recenti lavori discografici: il primo è una colonna sonora di un film del produttore Erden Kiral in cui Arto ha scritto le musiche, il secondo registrato in Armenia con L'Armenian Navy Band.

PROGRAMMA
Il programma del laboratorio di Tuncboyaciyan dedicato alle percussioni segue un itinerario del tutto personale, basato più sullo sviluppo di una filosofia artistica e di vita che sulla tecnica, peraltro dominata da lui in modo stupefacente. Le sue parole definiscono con chiarezza tale approccio: "La musica è il suono della mia vita! Non do consigli a nessuno. Sii te stesso, quello che cerco di darti è amore, rispetto e verità. Ciò che piace a me è l'evento creativo e non come creare il momento. Creare l'evento e non come suonare. Il suono della vita del momento. Il musicista deve seguire lo spirito e non la mente, la mente è quella che lavora, ma il tuo hobby è il tuo spirito, e questo è molto più forte della mente. Cerco di creare questa atmosfera, per la gente armena, ma anche per tutti gli altri. Il miglior cibo è un sorriso, la miglior vitamina la felicità". Tuncboyaciyan concepisce il proprio operato come un "andare oltre la propria esperienza, oltre la propria mente, ma senza mai allontanarsi del tutto dal proprio centro, dal proprio essere. Le esperienze acquisite ieri sono importanti per oggi e quelle di oggi per il futuro, comunque bisogna vivere nell'oggi, nel presente". (da un'intervista di Peppe Consolomagno).


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