Semplice... mente immagini
Il museo nella città
Contro Stigma e Pregiudizio
Cineforum a cura del Centro Salute Mentale di Arco
La breve rassegna cinematografica mostra le molteplici sfaccettature che caratterizzano la malattia mentale e fornisce spunti di riflessione adatti a comprendere come accanto alla sofferenza siano altri gli aspetti che restituiscono la complessità dell'esperienza umana della malattia.
30|10 ore 21.00
A Beautiful Mind
di Ron Howard (Usa, 2001)
Benché presenti alcune imprecisioni e inesattezze la pellicola, che narra le vicende umane di un giovane matematico coinvolto in un incarico di grande prestigio, fu accolta favorevolmente da molti psichiatri in quanto offre una descrizione efficace e chiara di alcuni degli aspetti tipici dei sintomi e del decorso cronico e invalidante della schizofrenia.
06|11 ore 21.00
Mi chiamo Sam
di Jessie Nelson (Usa, 2001)
Il film offre degli ottimi spunti di riflessione sul rapporto genitori/figli e sulla funzione paterna. Dietro l'insidioso interrogativo 'un disabile può accudire la propria figlia?', il vero leit motiv del film è: 'Che qualità deve avere un padre per potersi occupare della propria bambina?'.
13|11 ore 21.00
Elling
di Petter Naess (Norvegia, 2001)
Tratto dal romanzo di Ingvar Ambjornsen, il film narra le vicende di due persone incerte e smarrite che, dopo aver trascorso due anni di ricovero in una clinica psichiatrica, con volontà e coraggio riprendono in mano i fili spezzati delle loro esistenze, dimostrando a se stessi e agli altri di poter vivere autonomamente in un appartamento nel centro di Oslo.
20|11 ore 21.00
L'insolito caso di Mr. Hire
di Patrice Leconte (Francia, 1989)
Si tratta di un film sull'inacessibilità di certi sentimenti e sull'illusione che lo "sguardo" possa da solo riempire e nutrire il cuore di un innamorato. Hire è un uomo a cui è stato negato l'amore e che è stato costretto a "rubarlo" nel buio della sua stanza, da dove scruta Alice per cercare "disperatamente" di stabilire un contatto emotivo con lei.
27|11 ore 21.00
Ivo il tardivo
di Alessandro Benvenuti (Italia, 1995)
Film onesto e sincero, velato da una sottile vena di tristezza e di melanconia, racchiude degli squarci d'autentica poesia. A Benvenuti non interessa descrivere un'esperienza terapeutica "alternativa" e la presenza dei "matti" è solo un pretesto narrativo per raccontare una delle sue tante storie di confine. Quello che è importante in questo film è l'ambientazione, non più un classico manicomio o una clinica privata, ma le quattro mura di un appartamento-protetto.
organizzazione: Museo Civico di Riva del Garda - Centro Salute Mentale di Arco