Septeto Roberto J. Rodriguez (USA)

David Krakauer (clarinetto)
Marcus Rojas (tuba)
Mary Wooten (violoncello)
Meg Okura (violino)
Ted Reichman (accordeon)
Bernie Minoso (contrabbasso)
Roberto J. Rodriguez (percussioni)

Tra le commistioni di generi musicali che alimentano il panorama contemporaneo, si incrociano a volte culture molto distanti tra loro, il cui esito risulterebbe sulla carta di ardua realizzazione. Specialmente quando i campi musicali coinvolti risultano a loro volta frutto di sincretismi elaborati attraverso lunghe frequentazioni e sedimentazioni di elementi disparati, come nel caso della rumba afro-cubana e della tradizione klezmer, possiamo dire che il meccanismo innescato si eleva all'ennesima potenza, laddove il risultato sia aperto e vitale.
Nella recente scena statunitense si sono sviluppati in modo copioso gli esperimenti che attingono separatamente alla musica afro-cubana e al klezmer: musicisti come Don Byron, Dave Douglas, Marc Ribot, John Zorn e David Krakauer hanno dato vita a opere di notevole intensità in tale senso. Ma il percussionista Roberto J. Rodriguez ha voluto fare un passo ulteriore, tentando di far reagire in modo stretto i ritmi spontanei ed effervescenti della rumba e le melodie dolenti, malinconiche della tradizione ebraica centro europea. Il risultato, pubblicato per l'etichetta Tzadic nel disco "El Danzon de Moises", è eloquente: una robusta orditura percussiva sottende le melodie tipicamente klezmer, con impasti timbrici originali di fisarmonica, violino, viola, tromba, tuba e clarinetto. Tra i ritmi caraibici fanno capolino altre scansioni, come quella del tango, e spesso le atmosfere si stratificano in modo denso, con effetti ironici, agrodolci, e suggestivi contrasti espressivi.
Rodriguez vanta peraltro nel suo curricolo artistico un percorso che non lascia alcun dubbio sulla sua capacità di affrontare le sfere stilistiche più disparate con assoluta cognizione: studente di batteria con Freddie Waits e di percussioni latine con Ray Romero, è stato membro di varie formazioni fusion e funk. Ha operato come percussionista del gruppo "Lounge Lizards" per cinque anni e in seguito si è mosso assiduamente sulla scena dell'avanguardia newyorchese, suonando tra l'altro con Roy Nathanson e Curtis Fowlkes, con Marc Ribot e i suoi "Los Cubanos Postizos". Tra le altre collaborazioni vanta quelle con Lester Bowie, Dave Liebman e John Zorn, ma il suo lavoro è stato utilizzato anche da artisti del rock progressivo e della popular music, come John Cale, Dr John, Sean Lennon e Paul Simon. Il settetto che Rodriguez presenta a Trento si avvale della presenza di musicisti di grande valore, come il clarinettista David Krakauer, ed il solista di tuba Marcus Rojas.