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Con Siro Guglielmi e Simone Zambelli arriva al Melotti la “giovane danza d’autore”.

Danza

L’auditorium “Melotti” ospiterà anche quest’anno due spettacoli selezionati in occasione del «Festival Ammutinamenti», in programma a Ravenna. Si tratta di un progetto che intende favorire il ricambio generazionale sulla scena coreutica nazionale e che punta punta a riconoscerne l’innovazione artistica e a far emergere la vitalità della danza e dei nuovi autori. Fra questi i due giovani coreografi selezionati in occasione dell’edizione 2017 del «Festival Ammutinamenti», che presenteranno a Rovereto le loro creazioni.

Il primo a proporsi venerdì sul palcoscenico del “Melotti” sarà Siro Guglielmi con una performance coreografica intitolata «P!NK ELEPHANT».  «'P!nk elephant' – spiega il coreografo – è la danza compiuta attorno all’oggetto amato, al fine della sua ricerca e del suo desiderio. Desiderare è ciò che unifica l’individuo, che lo orienta, lo attrae e ne determina lo sguardo. Sapere ciò che si desidera traccia la direzione da seguire, è energia che spinge l’uomo ad un cammino, è il motore del nostro movimento. Occorre ricostituire un tempo del/per il desiderio? Un tempo per mettersi in gioco, progettare e sperimentarsi, accamparsi e viaggiare, esporsi ed imporsi? Quanto siamo potenti?». La coreografia è costruita su musiche di Alessio Zini e Cristiano de Palo e nello spettacolo è utilizzato materiale video realizzato da Roberto Cinconze.

Formatosi nella compagnia giovanile “Junior Balletto di Toscana” diretta da Cristina Bozzolini, Siro Guglielmi ha lavorato con Eugenio Scigliano, Eugenio Buratti, Arianna Benedetti, Francesco Nappa e Fabrizio Monteverde. Ha partecipato al progetto Magda per MaggioDanza diretto da Davide Bombana e a una produzione di Margarita Makridou per DanceCyprus. Danza con la compagnia “Balletto di Roma” diretta da Roberto Casarotto, lavorando con i coreografi Alessandro Sciarroni, Itamar Serussi, Chris Haring. Lavora come freelancer per il coreografo Itamar Serussi.

La seconda coreografia in programma si intitola «NON RICORDO» e ha per protagonista Simone Zambelli che l’ha costruita partendo dall’etimologia latina del termine “ricordo” (re-indietro + cor-cuore) e da una citazione di Woody Allen: «…E mi chiesi se un ricordo sia qualcosa che hai o qualcosa che hai perduto». Richiamare in cuore, riportare al cuore, vera sede della conoscenza profonda per gli antichi. Il ricordo richiama nel presente del cuore e del sentimento qualcosa che non è più qui o non è più adesso. Non nella sua forma originale. E che però, per il solo tornare in cuore, rivive: non sogno fatuo o fantasticheria, ma sentimento concreto, esperienza diretta. Non è molto chiaro se si tratti di qualcosa che ci appartiene o di qualcosa che è svanito. «Quanto ha di reale – si chiede il coreografo – e quanto di immaginazione? Bisogna considerarlo positivo per essere accaduto o negativo per esser finito? Si tratta del miglior regalo che un momento indimenticabile può lasciare? È triste ricordarsi che qualcosa non accadrà di nuovo?» Lo spettacolo è stato costruito sulla musiche dell’Ave Maria di Schubert e di “Dusty Road” di Fanfare Ciocarlia.  

Diplomato all’Accademia Nazionale di Danza di Roma, indirizzo contemporaneo, Simone Zambelli attualmente collabora con Jason Mabana Dance Company, Balletto Civile di Michela Lucenti e Muxarte. Ha danzato per la Cie Zerogrammi, Cie Taiwan e Lopa Dance Company. Nel 2016 ha ottenuto il premio alla coreografia nella Rassegna “Solocoreografico” e nel 2017 è risultato vincitore del Bando “Assoli e Duetti” del Teatro Villa Pamphilj.

Per maggiori informazioni e biglietti visita il seguente sito  


organizzazione: Centro servizi culturali S. Chiara