Serata alpinistica: Chris Sharma

Convegno

57° TrentoFilmFestival
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Per la prima volta in Italia uno dei più grandi talenti dell’arrampicata sportiva: Chris Sharma.
Serata condotta da Kay Rush

Appuntamento imperdibile con il ventottenne californiano di Santa Cruz Chris Sharma, un autentico enfant prodige dell’arrampicata. “Monkey boy” (ragazzo scimmia), lo hanno definito i media specializzati americani per il suo modo stupefacente di arrampicare, per la naturalità dei suoi movimenti che esprime attraverso uno stile dinamico e acrobatico. Tecnica ed estro che esprime in due specialità particolari, il boulder e il “deep water soloing”, l’arrampicata senza assicurazione su spettacolari scogliere, sotto le quali l’acqua diventa la rete di sicurezza. Discipline che affronta ricorrendo anche a forme di concentrazione attraverso pratiche meditative new age. La serata sarà condotta da Kay Rush.

Chris Sharma Nato il 23 aprile del 1981 a Santa Cruz, California, Chris Sharma inizia ad arrampicare all’età di dodici anni. A quattordici anni vince i campionati nazionali americani di arrampicata. L’anno dopo subito i riflettori sono puntati su di lui per la sua prima via di arrampicata di grado 5.14c/8c+ denominata “Necessary Evil”. Ma è nel 2001 che Sharma conquista la via d’arrampicata più difficile al mondo: “Realization” a Ceuse in Francia, con l’incredibile grado di 5.15a/9a+. Per non parlare poi dell’ascesa su “La Rambla”, via spagnola a Siurana di grado 9°+. Quest’ enfant prodige affascina il pubblico dei climber soprattutto perché in lui è forte il legame con la natura, dalla quale attraverso pratiche meditative vicine alla new age coglie la concentrazione necessaria per le sue performance. In una recente intervista realizzata in occasione di un “deep water soloing” in Spagna, Chris Sharma ha affermato: “C'è la roccia. C'è l'aria quando cadi di sotto, c'è l'acqua che ti salva, e c'è il fuoco che senti dentro".