Sergio Bernardi

Mostra

Con la mostra personale di Sergio Bernardi, la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento apre un nuovo capitolo di indagine, dedicato agli artisti del territorio, ma non solo, la cui attività si apre a largo raggio tra le varie dimensioni culturali.
La mostra, a cura di Enrico Crispolti, è ospitata nel Foyer del Centro Servizi Culturali Santa Chiara dal 20 dicembre 2003 al 18 gennaio 2004. L'esposizione illustra il percorso artistico e culturale di Sergio Bernardi dai suoi esordi, avvenuti in clima pre-sessattontino, fino ad arrivare ai giorni nostri.

Modenese di nascita, ma trentino d'adozione, ha toccato i più disparati ambiti culturali, utilizzando più canali espressivi. Ha fondato associazioni culturali e riviste, ha realizzato performance e spettacoli teatrali, ha organizzato convegni: la sua produzione strettamente artistica, i dipinti e le performance, sono una parte del suo ampio lavoro di ricerca e di azione sulla società.
Dopo le prime esperienze legate ad una sorta di astrattismo organico, in cui però è già presente la volontà di creare una dimensione dinamica e partecipativa da parte dello spettatore, i caldi anni Settanta spingono l'artista a esprimere il proprio pensiero attraverso l'adesione e la creazione di associazioni culturali. Nel 1974 fonda il circolo La comune di 3nto (terminerà nel 1986), fautrice di numerose manifestazioni teatrali e musicali in Trentino. Il Gruppo Editoriale U.C.T. viene fondato nel 1975, alla cui base c'è l'omonima rivista tuttora esistente. Bernardi è persona attivissima e, nonostante gli impegni con la collettività, ha sempre trovato modo di portare avanti la sua ricerca artistica.
Le opere degli anni Ottanta rivelano quello stile inconfondibile che si ritrova anche nelle opere attuali. I colori delle sue tele seguono le leggi delle opposizioni, lo scontro formale. I colori fondamentali (giallo, rosso, blu) comunicano con forme primarie (triangolo, cerchio, quadrato). Questo dialogo tra contrapposizioni, quindi, nella mente dell'osservatore, genera energia primordiale, passione, drammaticità: emozioni che il sistema sociale tenta di annullare.
Il ritorno alla pittura degli anni Ottanta, cui fa capo in Italia il movimento della Transavanguardia, viene vissuta da Bernardi nell'ambito dell'”Astrazione arcaica”, movimento ideato dal critico Giorgio Cortenova. In questi anni e per tutti gli anni Novanta, la sua attività espositiva, dentro e fuori l'Italia, è intensa. Nomi prestigiosi della critica d'arte come Gillo Dorfles, Enrico Crispolti, Luciano Caramel, Luigi Serravalli e Gabriella Belli si interessano al suo lavoro.
Gli ultimi lavori dimostrano un'intensificazione di significato tesa a far emergere ciò che mina i sensi e gli elementi vitali dell'uomo. Bernardi guarda con sospetto alle nuove tecnologie che limitano l'uso dei sensi impedendo all'individuo un “reale” approccio con la realtà e altresì denuncia le barbarie della guerra. E per esprimere ciò le sue tele urlano attraverso un cromatismo di forte impatto.

Durante l'inaugurazione del 19 dicembre, alle 17.00, Bernardi darà vita ad Auschwitz, un'installazione-performance che intende calare lo spettatore nella situazione drammatica del campo di concentramento come metafora di condizione esistenziale.
L'esauriente catalogo, con testi di Enrico Crispolti, Omar Calabrese e una dettagliata biografia artistico-culturale di Marco Tomasini, completa l'esposizione con ulteriori immagini dell'intero percorso artistico. Edito da Silvana Editoriale, vede la collaborazione, insieme alla Galleria Civica, del Rettorato dell'Università degli Studi di Trento e della Presidenza del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento.
Sponsor: ImmobilMonti
Sponsor dell'iniziativa, come di tutte le altre della Galleria Civica, è il Grand Hotel Trento della catena Boscolo Hotels.
Catalogo: Silvana editoriale

Inaugurazione
Performance Auschwitz
Ideazione di Sergio Bernardi, azione di Daniele Zara
Si aprirà con la performance Auschwitz la mostra di Sergio Bernardi al Foyer del Centro Servizi Culturali Santa Chiara, venerdì 19 dicembre 2003, alle ore 17.00. La performance, attuata dall'attore Daniele Zara della compagnia Ziggurat, si svolge in una stanza a cui può accedere un numero limitato di visitatori per volta. Scalzi, essi assisteranno ai movimenti dell'attore che si aggira tra le opere dell'artista al tempo della musica di Luigi Nono. L'intento è di proporre, attraverso la partecipazione emotiva del pubblico, il dramma dei campi di sterminio come esperienza simbolica dell'esistenza umana. Una sorta di catarsi: il tentativo di recuperare le valenze purificatorie della tragedia per ritrovare una dimensione più pura e onesta dell'umanità.