Sergio Toppi. L'arte di narrare per immagini

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Sergio Toppi è riconosciuto come uno dei maggiori e più importanti disegnatori di storie a fumetti. Milanese, nato nel 1932, l'esordio vero e proprio nel campo del fumetto arriva alla fine degli anni Sessanta con il Corriere dei Piccoli diretto da Guglielmo Zucconi per il quale illustra alcuni episodi di Mago Zurlì ma anche strisce storiche (Pietro Micca) e l'inserto centrale dedicato al West.
Nei primi anni Settanta, con la trasformazione del Corriere dei piccoli in Corriere dei Ragazzi, Toppi disegna la serie "Dal nostro inviato nel tempo", i fumetti-verità, dedicati a fatti di cronaca e dello sport, "Uomini Contro", storie di criminali e gangsters. Decisiva, in questi anni, per la riuscita delle strisce, la collaborazione con lo sceneggiatore Mino Milani. Nel 1975, alla morte di Rino Albertarelli - che, per la Daim Press, poi casa editrice Bonelli, quella di Tex Willer, stava completando una serie sul West - Toppi completa la serie entrando così a pieno titolo a far parte di una delle più prestigiose editrici del settore. Famoso, a questo proposito il personaggio di Hermann Lehmann, l'indiano bianco.
E' di quegli anni la collaborazione con "Il Giornalino" ma anche con "Linus" e "Alter" per la quale realizza il suo primo personaggio seriale, "Sharaz-de", ispirato alle Mille e una notte. Toppi è al top delle riviste d'autore: L'Eternauta, Comic Art, Corto Maltese. Per Bonelli illustra Martin Mystère, Tex, Dylan Dog e Nathan Never ma anche il n.114 di Nick Raider. Di lui, il critico Oreste del Buono ha detto: "Il suo lavoro tende alla perfezione, per semplice senso del dovere. Il dovere di essere sempre più bravo, il dovere di continuare ad imparare".


organizzazione: Studio d'Arte Andromeda