Sesso? Grazie, tanto per gradire

Teatro

Trento Spettacoli
Sesso? Grazie, tanto per gradire
Un monologo di Dario Fo e Franca Rame
con Maura Pettorruso

Lo spettacolo è un esilarante racconto per parlare di “sesso”: tabù, consuetudini, parole da non dire e miti da sfatare. Partendo da Adamo ed Eva, attraversando le società matriarcali, riscoprendo ricordi di infanzia, favole moderne e antiche, Franca Rame, a 6 mani con Dario Fo e il figlio Jacopo, tesse un monologo ironico e divertente per spiegare quello che è ancora un tabù ai giorni nostri. E lo fa con la dolcezza di una donna-madre, con la delicatezza di una grande artista, con la comicità e la freschezza che contraddistinguono il suo teatro.

“Quando 15 anni fa ebbi la fortuna di assistere ad una replica di "Sesso? Grazie, tanto per gradire" con Franca Rame in un gremito Teatro Colosseo di Torino, ancora non sapevo dove mi avrebbe portato la mia passione per il teatro. Sapevo però che stavo assistendo a qualcosa che era ben più di un divertentissimo monologo teatrale: avevo di fronte a me una donna-attrice straordinaria che con delicatezza e ironia stava “usando” la sua arte per scavare in un tabù ancora gigante nei non lontani anni ’90.
Ricordo che gustavo le sue parole ridendo sguaiatamente davanti all’inconfondibile verve comica di Franca Rame, sorridevo ai suoi racconti di vita coniugale con “Dario” (Fo), annuivo complice davanti alla sue battute avvelenate ma mai scioccamente polemiche, mi commuovevo per la delicatezza con cui arrivava a parlare di un’intimità nascosta e occultata. E poi la rabbia, l’amarezza, le lacrime quando dopo un’ora e mezza di frizzante comicità, Franca Rame usciva dai panni di comica intrattenitrice per raccontare un risvolto tragico e aberrante del “sesso”: lo stupro.
Qualche anno dopo, nel 2002 precisamente, decisi di confrontarmi con un altro grande testo della coppia Fo–Rame, “Una donna sola”. Ma “Sesso? Grazie, tanto per gradire” è sempre stato nel mio cassetto, aspettava, ammiccava, sfuggiva e ritornava. Mi è capitato nelle mani mille volte. Gli impegni mi portavano da un’altra parte, me ne dimenticavo, ma poi eccolo di nuovo, in prima linea nei miei desideri. Ora ho deciso di affrontarlo, di viverlo-riviverlo, con la commozione nel cuore di chi sa che sta facendo i conti con un pezzo di sé, di vita passata, ma con la gioia e la tranquillità del sentirsi accompagnata da una grande attrice – donna – maestra”.
Maura Pettorruso