Seth Yacovone Band
Ha solo 22 anni (e 130 e più chili sulle spalle) questo nuovo, entusiasmante musicista, nativo di Berlin nel Vermont, eppure questo è gia il suo terzo album dopo l esordio di Bobfred s Bathtub Minstrel (97) e lo strepitoso live Yessir! del 98. Vocalist poderoso e maturo ben oltre l età, Seth ha iniziato a suonare la chitarra fin da giovanissimo (a 9 anni era già in una band, i Feed Back!) ed ora la sua padronanza dello strumento lo pone di diritto tra le speranze del rock-blues a stelle e strisce, ben più a ragione di personaggi quali Johnny Lang e Kenny Wayne Shepherd, che dopo gli esordi rutilanti si sono decisamente imborghesiti. Il nostro non sembra, almeno per ora correre questo rischio, intanto perché gli esordi sono già datati di qualche anno e poi perché la collaborazione con un altro giovane virgulto quale Derek Trucks (Allman Bros.) la dice lunga sui suoi orientamenti musicali.
Formalmente la band sarebbe composta, oltre che dal leader, da Steve Hadeka (batteria) e Tommy Coggio (basso), ma quasi di diritto vanno inclusi l armonicista Luke Boggess (membro ufficiale nei primi due albums) ed il tastierista Chas Eller (che sta anche dietro la consolle), che con la loro presenza danno ulteriore caratura al sound di Dannemora.
Come già accennato il suono della SYB è un jam-rock-blues piuttosto sudista, a metà tra Allman e Blues Traveler, che esplode letteralmente nei 14 minuti di Mold II, ma che si adatta benissimo anche al formato canzone, come testimoniano la title-track, scoppiettante funky alla Starsky & Hutch e le malinconiche Restraints (splendida!) e Rise, tanto per citare qualche brano.
Tra laltro fin dagli esordi le composizioni sono firmate quasi tutte da Seth, che si occupa anche della produzione.