Sguardigardesani. Mimmo Jodice e Bernard Plossu
Sguardigardesani è un progetto del Museo di Riva del Garda che dal 1997 richiama ogni due anni una coppia di fotografi di fama internazionale perché attraverso il loro sguardo attento alla contemporaneità restituiscano l'immaginario del paesaggio gardesano nelle sue diverse forme.
Nel 1997 furono invitati Gabriele Basilico e Massimo Vitali. Il primo, concentrato sulla poesia atemporale dei luoghi, ha offerto uno sguardo muto, dove il silenzio degli spazi in bianco e nero si realizza con la totale assenza di presenza umana, di storia e mutevolezza. AI contrario Massimo Vitali punta il suo obiettivo sulle spiagge, sul disordine e sull'eccesso, dove, in uno scenario d'acqua compaiono bruscamente i molteplici frammenti del paesaggio inquietante della contemporaneità, ad alta concentrazione di corpi.
Nella seconda edizione della rassegna, nel 1999, furono i fotografi inglesi John Davies e Martin Parr a puntare l'obiettivo sulla riviera. Così mentre il primo si è concentrato su un'indagine meticolosa di dettagli naturalistici o sugli interventi umani nel paesaggio, Martin Parr ha presentato la sua visione assolutamente originale, dove l'eccesso dei colori e dei corpi esposti al sole costituisce il ritratto di un'umanità affannata e inquieta.
Nel 2001 sono stati invitati Vincenzo Castella e Toni Thorimbert: nelle immagini di Castella è il paesaggio ad emergere, incorniciato a ricalcarne l'immobilità, mentre lo sguardo di Toni Thorimbert corre ora sui prati verdi ed immacolati, ora su corpi teneramente abbracciati in uno sfondo indifferente.
Due letture diametralmente opposte sono quelle fornite dalle foto che Luca Campigotto e Jordi Bernadò hanno realizzato per il quarto appuntamento della rassegna, nel 2004. Campigotto ha privilegiato il paesaggio e la sua storia con la sua fotografia notturna. Bernadò ha illustrato invece la realtà urbana gardesana, puntando sul colore ed evidenziando con ironia spunti e dettagli.
Per l'edizione 2007 di Sguardigardesani, curata da Walter Guadagnini, sono stati invitati due maestri della fotografia contemporanea, Mimmo Jodice e Bernard Plossu. Sia Jodice che Plossu hanno iniziato a operare negli anni Settanta, il primo con un interesse legato al sociale, il secondo rivelandosi subito come uno dei più significativi fotografi di viaggio della sua generazione. Per entrambi la ricerca si muove verso il bianco e nero, che trasforma il luogo naturale, conferendo al paesaggio una dimensione lirica.
Fortemente legato alla lunga tradizione della cultura mediterranea è Jodice, che negli ultimi anni ha dedicato numerose immagini al tema del mare, come luogo di meditazione; Plossu invece concentra la propria ricerca sugli eventi minimi della quotidianità.
L'incontro tra questi due autori - che peraltro già hanno condiviso in passato occasioni espositive - dà vita a una visione fortemente lirica dei luoghi, che passa anche attraverso la scelta di fotografare luoghi appartati, spesso privi di presenze umane, una vera e propria immersione nell'aspetto più intimo della visione paesistica.
organizzazione: Comune di Riva del Garda Museo Civico