Six pianos - Concerto per sei pianoforti
Festival Musica '900
Pianisti:
ADRIANO AMBROSINI
SIMONETTA BUNGARO
LAURA DI PAOLO
JACOPO MAZZONELLI
MARCO RINAUDO
ISABELLA TURSO
Direttore: MA URIZIO DINI CIACCI
WITOLD LUTOSLAWSKI
Variazioni su un tema di Paganini (1941) **
STEVEREICH SixPianos (1973) +
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RENATO CHIESA
Hitlahavùt Vesimchàh (2005) +
FABIO CIFARIELLO CIARDI
S'é desta? (2005) + *
MAURIZIO DINI CIACCI
Bad things (2005) + *
* prima esecuzione assoluta commissione del Festival Musica '900 di Trento
** per due pianoforti
+ per sei pianoforti
Witold Lutoslawski (Varsavia, 1913) si è molto rinnovato nel corso della sua produzione. All'interno di questa evoluzione continua del suo stile sono evidenti però alcune costanti che, pur modificandosi nei risultati, ne costituiscono le basi linguistiche: l'attenzione alla costruzione formale, sempre nitidamente determinata e riconoscibile, l'interesse per il suono in quanto risultato di relazioni intervallari orizzontali e armoniche. Le Variazioni per due pianoforti su un tema di Paganini risalgono al '41, periodo in cui Lutoslawski privilegiava l'attività esecutiva svolta in duo con Panufnik nei caffè di Varsavia. Il tema oggetto di variazione è quello del 24 o Capriccio, già sfruttato con fortuna da molti altri autori (Liszt, Brahms, Rachmaninov). La scrittura si mantiene molto fedele all'originale e spesso si limita a trasporre e a tradurre attraverso procedimenti e passaggi prettarnente pianistici le undici variazioni cui Paganini stesso aveva sottoposto il tema.
Steve Reich (New York, 1936) studia percussioni ed in seguito si laurea in filosofia alla Cornell; studia composizione alla Julliard e al Mills College con Milhaud e Berio, interessandosi alla musica balinese ed africana. La sua musica si basa su un modello di ostinato che si evolve, "sfasandosi", creando un effetto simile a quello di superfici lucenti. Dal '72 comincia ad inserire nei suoi lavori anche alcuni cambiamenti armonici e melodici. In Six Pianos lo slittarnento musicale viene introdotto gradualmente oppure creato a pieno, sempre però con un grado strettamente controllato di distacco dall'originale che forma il sostrato musicale del brano. L'interesse di questo pezzo è dato dal fatto che il pezzo sostituito e quello originale si rilancino l'un l'altro interferenze che mutano continuamente e che sembrano portare l'ascoltatore sempre più dentro al pezzo.
Renato Chiesa, diplomato in composizione con R. Dionisi, in pianoforte con B. Mezzena e laureato in lettere, ha collaborato con iniziative editoriali, istituzioni liriche e concertistiche ed insegnato in diversi Conservatori. Le sue composizioni spaziano dal teatro musicale al genere sinfonico e cameristico sino alle musiche di scena e alle colonne sonore. Dopo una fase di sperimentalismo, la sua scrittura è diventata più morbida, privilegiando la voce, la melodia e il timbro, con un orientamento esotico, fra echi postseriali, minimalisti e New Age. Dagli anni '90 si dedica anche alla composizione di matrice ebraica. In Hitlahavùt vesimchàh la radice "l h v" di Hitlahavùt significa fiamma, rapimento, trasporto, estasi. Può succedere anche al di fuori della preghiera, e allora coscienza e fiamma estatica sono la stessa cosa. La fiamma, con il suo movimento perenne, ipnotico, nel momento in cui cede e quasi diviene impercèttibile, si trasforma in Simchàh, che è l'atteggiamento di gioia nei confronti della vita. Un tipo di gioia è quello solitario, immersi nella bellezza del creato, un altro è un evento collettivo, quando siamo coinvolti nel cerchio dei danzatori con totale abbandono.
Fabio Cifariello Ciardi, dopo gli studi di composizione e musica elettronica, si perfeziona con S. Donatoni a S. Cecilia e con T. Murail e P. Manoury all'IRCAM (Parigi). Si dedica alla musica strumentale e a quella elettroacustica. In entrambi gli ambiti ha sviluppato teorie e pratiche intorno ai rapporti fra la musica e la memoria a lungo termine dell'ascoltatore. Le sue musiche sono state premiate in concorsi internazionali e pubblicate ed incise per varie etichette. Per le proprie ricerche musicali ha creato diversi software originali. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni dedicate alla psicologia e all'analisi della musica, alla musica del '900 e alla politica musicale italiana. S'è desta? L'Italia della II'' repubblica non se la passa troppo bene. Vortici di forze in perenne rotta di collisione con le strutture che dovrebbero garantire la stabilità del sistema; un gorgo che ci trascina, attoniti, e che forse suggerirebbe oggi a Mameli una spaesata intonazione dubitativa: l'"Italia s'è desta"?
Maurizio Dini Ciacci (vedi concerti del 3 e 16 novembre). Bad Things è un breve commento musicale ai Sette peccati capitali. La struttura epigrammatica dei brani si accompagna ad atteggiamenti mimici e gestuali che ne amplificano il carattere di performance.
Adriano Ambrosini si è diplomato presso il Conservatorio di Verona con il massimo dei voti e la lode con R. Bonizzato, perfezionandosi poi con Canino, Damerini e Aimard. È stato invitato da importanti Associazioni musicali italiane ed estere, tra cui IRCAM, Holland Festival, Biennale Musica, Festival "Nuova Consonanza". Nell'83 ha ottenuto il premio per la migliore esecuzione di opere di autori olandesi al concorso internazionale "Gaudeamus" (Rotterdam). Suona in duo con Porta e collabora con Morini e il Tammittam Percussion Ensemble. Sue esecuzioni sono state trasmesse da emittenti italiane ed estere. Insegna presso il Conservatorio di Verona.
Il duo pianistico Laura Di Paolo-Simonetta Bungaro è nato nel '03 nell'ambito della rassegna "Mondi Sonori". Laura Di Paolo, diplomatasi con il massimo dei voti a Roma sotto la guida di P. Pitini, si per feziona con Brengola e Ciccolini. Premiata per la musica da camera in concorsi nazionali ed internazionali (Pescara, Firenze, "M.Canals" di Barcellona), ha svolto attività concertistica in Italia e all'estero, come solista e in varie formazioni cameristiche. Ha tenuto corsi di perfezionamento pianistico ed attualmente insegna pianoforte presso il Conservatorio di Trento. Simonetta Bungaro si diploma col massimo dei voti in pianoforte con S. Torri a Trento e studia composizione e direzione d'orchestra a Parma e presso il Royal College a Londra. Ha diretto vari ensemble in diversi festival internazionali. È autrice di musiche per la scena. Ha collaborato con Berio per la riduzione per piano dell'azione musicale "Un Re in ascolto" (Universal, Vienna). Insegna musica da camera presso il Conservatorio di Trento.
Marco Rinaudo e Jacopo Mazzonelli si diplomano brillantemente con M.R. Corbolini al Conservatorio di Trento. Durante gli anni di studio in Conservatorio cominciano a suonare in duo. In seguito seguono master class con Haydu, Cohen, Margarius, Scala, Risaliti. Il duo viene premiato in diversi concorsi ("Carlo Mosso" di Alessandria e "Città di Padova") e ha già tenuto diversi concerti in Italia. Attualmente si sta perfezionando all' Accademia Internazionale TEMA per la musica contemporanea di Milano (corso di pianoforte e musica da camera) con Ballista.
Isabella Turso (vedi concerto del 3 novembre).
organizzazione: Associazione Incontri Internazionali Musica Contemporanea a Trento - Provincia Autonoma di Trento, Regione Trentino-Alto Adige, Comune di Trento