Slow Food on Film part 1 and 2

Cinema

SLOW FOOD ON FILM

Slow Food on Film part 1
Cibo = ossessione
Stanley, di Suzie Templeton, Gran Bretagna 2001, 7’01’’, colour
Mentre in cucina sua moglie sparge morte e violenza, Stanley trova rifugio nell'amore verso un grande cavolo coltivato nel cortile.

Cibo = piacere
Oyster Guanaca, di Sarah Cohen e Jennifer Bishop, USA 1992, 11’28, b/n
Un lavapiatti salvadoreño di un ristorante di Washington decide di regalare alla moglie una generosa quantità di ostriche, nonostante gli sfottò dei suoi colleghi.
Menzione speciale Slow Food on Film 2002

Cibo = passione
The Offering, di Paul Lee, Canada, 1999 10’, colour
È un film sullo scorrere della vita, senza né dialoghi né musica: racconta la storia di amore e di amicizia tra un monaco giapponese e un giovane novizio che è entrato a far parte della sua vita, dal loro incontro fino alla tragica separazione. Il dono (the offering), che passa dall'uno all'altro è una scatola palline di riso, una metafora del tenue eppure fortissimo legame che tiene insieme i destini di due esseri umani. The Offering è un tributo alle vittime dell'AIDS.

Cibo = seduzione
Peperoni, di Giuseppe Gagliardi, Italia 2001, 14’, colour
In un paesino della Calabria anni 50, Dario e Maria vivono il loro amore contrastato: le convenzioni che la tradizione impone e i pettegolezzi ostacolano la semplicità del loro incontro. I peperoni, nella vicenda, sono sia motivo di seduzione che di scioglimento finale del conflitto.
Vincitore del Premio Slow Food on Film 2002

Cibo = sguardo sul mondo
Il frigo, di Ludovica Banfi e Barbara Fantini, 11'30’’, Italia 2001, colour
Cambia il punto di vista (e questa volta è da dentro il frigorifero) ma l’amore è sempre quello. O no?

Cibo = eros e tanathos
Love to meat you, di Maria Lafi, Grecia 2001, 15’, colour
Il cuore di un uomo si ottiene attraverso il suo stomaco, perciò Eleni si prodiga a cucinare i suo piatti migliori per il suo Yorgos. Ma il marito non apprezza, anzi, la picchia ed insulta, finché...

Cibo = rivoluzione
Revolting Pasta, di Raphael Barth, Austria 2001, 8’30’’, colour
Un blocco di carne tritata chiama alle armi un gruppo di innocenti pomodori, massacrati da un cuoco senza pietà. Il quale, per la verità, non ha in mente altro che una cenetta per due.

Slow Food on Film part 2
Cibo = consolazione
Sunday, di Andrew Bloch, 9’, USA 2001, colour
È il 1946. Una vedova di guerra riceve un biglietto sotto la porta di casa. Il contenuto di quel messaggio metterà in moto un evento che cambierà il corso della sua vita.

Cibo = memoria
A Love Supreme, di Nilesh Patel, Gran Bretagna 2001, 9’11’’, b/n
Un piccolo saggio audiovisivo sulla preparazione dei samosas, piatto tipico indiano, girato e montato come le sequenze di boxe di Toro Scatenato di Scorsese (!). Un tributo - dice il regista - a mia madre, che soffre di artrite reumatica alle ginocchia e alle spalle: è una registrazione della sua abilità manuale, qualora sfortunatamente dovesse peggiorare.

Cibo = identità
Kosher Pickle, di Esther Koohan Paik, USA 1981, 8’, b/n
L'affettuoso ritratto di un uomo che è un tuttuno con i suoi sottaceti kosher.

Cibo = ispirazione
Life is a sweet, di James Duff, USA 2000, 17’, colour
Una pubblicitaria consola le sue frustrazioni lavorative coi dolci al cioccolato. E sarà proprio il cioccolato a darle un idea che potrebbe rivoluzionare il suo lavoro.

Cibo = diritto
The Resistance (De Weerstand), di Annemarie Meijboom, Olanda 2001, 20', colour
Olanda, futuro prossimo: è vietato mangiare qualsiasi tipo di carne animale. La Fast Food Federation, un'organizzazione di ex-proprietari di snack bar, spaccia prodotti di carne, probabilmente infetta. Olaf, del dipartimento Affari Animali indagando da infiltrato, si imbatte nella Resistenza, un'organizzazione senza scopo di lucro che alleva bestiame sano.

Cibo = lifestyle
Il bocconcino, di Fereniki Carpousis, USA 2002, 20’, colour
Luciano, un impiegato postale di origini italiane di Miami, e la sua fidanzata Anne, una donna-manager americana, litigano per via del cibo: come produrlo, prepararlo e consumarlo.

• Per Slow Food on Film è necessaria la prenotazione da effettuarsi tramite la scheda di iscrizione allegata al programma, utilizzando la scheda on-line su www.mescolanze.it o presso la Segreteria del Festival
• I posti disponibili per ogni proiezione sono limitati
• Per accedere alle proiezioni presentarsi alla reception muniti di scheda di iscrizione. Presso la stessa, sarà possibile prenotare eventuali posti disponibili all'ultimo momento


organizzazione: Patapunfete Associazione di cultura materiale