Sociologia a Trento tra architettura ed identità

Convegno

Il recente restauro dell'edificio austro-ungarico che dagli anni Sessanta ospita la Facoltà di Sociologia dell'Università di Trento porta a riflettere sull'importanza dell'architettura per la costruzione dell'identità di una istituzione. A partire dal 1968, infatti, la figura del sociologo sembra indissolubilmente legata all'immagine dell'edificio sito a Trento in via Verdi. Il recente restauro pare aver chiuso con il passato per dare avvio ad una nuova stagione sia dell'edificio che della figura del sociologo. Partendo dall'occasione dell'illustrazione del progetto di restauro dell'edificio, l'incontro indagherà che rapporto esista tra architettura ed istituzioni e quali sono i meccanismi che possono condizionare (o scardinare), ora la costruzione identitaria dei fruitori, ora il riconoscimento delle architetture.

Parteciperanno all'incontro:
l'architetto Sergio Giovanazzi, che illustrerà la storia dell'edificio e il processo di restauro;
lo storico Vincenzo Calì (docente di Storia contemporanea presso l'ateneo trentino) che parlerà del rapporto che si è instaurato tra l'edificio di Via Verdi e la cittadinanza a partire dalla fondazione dell'Istituto di Scienze Sociali, nel 1963;
il sociologo Giorgio Chiari (docente di Sociologia presso l'ateneo trentino) che parlerà dell'utilizzo (e non utilizzo) delle strutture architettoniche da parte delle comunità universitarie;
l'urbanista Bruno Zanon (docente di Urbanistica presso l'ateneo trentino) che analizzerà i rapporti tra spazio urbano e costruzione identitaria.

L'incontro sarà introdotto dal presidente dell'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Trento, Mario Agostini, e moderato da Alessandro Franceschini e Alessia Buratti di casaCittà.