Soft Machine in concerto

Blue Sky Promotion e Jim Paiss presentano
"Soft Work"
Soft Machine in concerto

Il progetto "Soft Work" rappresenta il ritorno sul palco, dopo lunga assenza, dei mitici Soft Machine, con il consenso e l’approvazione dello stesso Robert Wyatt, uno dei padri fondatori della band.
La storia dei Soft Machine ha inizio nei primi anni '60 in Inghilterra a Canterbury, dove una serie di originali musicisti inizia a farsi conoscere tanto da far parlare di un Canterbury Sound. Si tratta di eccentrici quanto inusuali personaggi: Kevin Ayers, Robert Wyatt, Elton Dean, Mike Ratledge, che nel 1968 costituiranno il primo embrione del progetto Soft Machine.
Il gruppo incide il primo LP intitolato semplicemente Volume One nel 1968. Subito vengono tracciate le coordinate musicali imposte prevalentemente da Ayers, Wyatt e Ratledge, i principali compositori: una eccitante, del tutto "anti-pop-rock" commistione di melodie, con una percepibile influenza jazz. Wyatt e compagni non registravano dischi per intascare soldi, casomai producevano con l'intento di sperimentare, non importa se ciò avrebbe potuto comportare alla loro musica l'etichetta di "incomprensibile anacronismo". Soft Machine - Third, edito nel 1970, viene considerato unanimemente il vertice assoluto della "macchina soffice". Le sperimentazioni del gruppo sono proseguite con numerosi dischi e formazioni diverse fino al 1976.
Con il concerto al Teatro Auditorium c’è oggi la possibilità di ascoltare i “vecchi” successi ed anche una nuova produzione discografica. Non si è quindi voluto perdere un’occasione così particolare, unica, "strappando" una delle poche date italiane, cinque in tutto, della loro nuova tournée Europea, che nasce per far conoscere il nuovo lavoro discografico “Abracadabra".

La formazione è composta da:
Elton Dean, sax
High Hopper, basso
Allan Holdsworth, chitarra
John Marshall, batteria