Sogno di una notte di mezza estate

Musica

Il Teatro è tornato

Giovanni Bellucci, Giancarlo Giannini
Sogno di una notte di mezza estate
Produzione Parmaconcerti in occasione del 450° anniversario della nascita di Shakespeare (1564-2014)
pianoforte Giovanni Bellucci
con la partecipazione straordinaria di Giancarlo Giannini
progetto di Giovanni Bellucci dedicato a William Shakespeare
testi William Shakespeare
musiche W. Byrd, L. van Beethoven, F. Busoni, F. Chopin, F. Liszt, F. Mendelssohn, G. Rossini, C.V. Alkan
a cura dell’Associazione Filarmonica di Rovereto

“ L’ uomo che non ha musica nell’animo né si commuove alle dolci armonie, è pronto al tradimento, agli inganni e alle rapine; foschi come la notte sono i moti del suo spirito, e i suoi affetti tenebrosi come l’Erebo: nessuno confidi mai in un uomo simile”.
Non so se geniali compositori come Beethoven, Chopin o Liszt fossero davvero tanto lontani dalle bassezze umane di Jago, o se i loro animi non celassero istinti selvaggi simili a quelli di Calibano: per Shakespeare, citando il suo “Mercante di Venezia”, la musica è l’arte della sensibilità, è l’espressione della bontà. Ma il Romanticismo di Beethoven, di Chopin, di Liszt, di quel misconosciuto funambolo della tastiera che fu il parigino Alkan, è caratterizzato dall’anelito all’Infinito, all’Assoluto, al Sublime, e da quella inquieta e struggente condizione della psiche definita da un intraducibile quanto affascinante vocabolo tedesco: Sehnsucht. Desiderio del desiderio, o malattia del doloroso bramare, le cui due più importanti derive pianistiche, di natura quasi patologica, sono il potente virtuosismo trascendentale e il suono impalpabile, quel sussurrare attraverso i martelletti che evoca una dimensione immateriale pre-impressionista.
Eseguire la Sonata detta “La Tempesta” di Beethoven, il misterioso Notturno in sol minore composto da Chopin dopo aver assistito alla rappresentazione teatrale di “Amleto”, i fuochi d’artificio lisztiani della Parafrasi sul “Sogno di una notte di mezza estate” di Mendelssohn, una serie di spettacolari variazioni sulla celeberrima “Marcia Nuziale”, alla luce delle letture shakespeariane di un grande artista come Giancarlo Giannini, mi è sembrato il modo migliore per ricreare l’originaria ambientazione espressiva di questi capolavori sonori, nel tentativo di riviverne l’intensità primordiale, la scaturigine dell’ispirazione creativa.
Chissà che questo connubio di parole e suoni non riesca anche – subliminally – a generare una sorta d’interferenza ottica che, come in un sogno (…di una notte di mezza estate), faccia apparire accanto a noi, per novanta minuti, l’ologramma di William Shakespeare.
Giovanni Bellucci

Costi

poltrone, palchi centrali € 18
palchi laterali e balconata € 12
loggione € 8

Informazioni sulla prevendita

Prenotazioni 16, 17, 20 e 21 ottobre presso la sede dell’Associazione Filarmonica di Rovereto, corso Rosmini 78, ore 9-12 o tramite mail: associazionefilarmonica1@tin.it
Prevendita il giorno dello spettacolo dalle ore 20 al botteghino del teatro