Solo neve
Giorno della memoria. 27 gennaio 2010
Solo neve
di Giorgio Putzolu
con Rosa Maria Messina, Maria Concetta Gravano, Giorgio Putzolu
San Zeno, piccolo paese ai bordi di una grande città del centro Italia, 1938.
Il fascismo in Italia, e il nazismo in Germania hanno ormai spento la luce del pensiero, della ragione, della libertà individuale.
Hanno interrotto, drammaticamente, il cammino che lumanità aveva iniziato nella metà del 700 con lilluminismo, facendola ripiombare velocemente nel buio della paura e della tirannide.
In Italia le leggi razziali, al contrario della Germania, non sono ancora state emanate, e San Zeno è un piccolo paese, tutti si conoscono, si frequentano, ognuno ha bisogno dellaltro.
Lo spettacolo inizia in un tripudio di musica e di luce. Questa è la piccola storia di due bambini.
Si chiamano uno Italo e laltro Samuel.
Nessuno fa caso al fatto che Samuel sia ebreo, sono bambini e la loro amicizia un esempio per tutto il paese.
Sono amici per la pelle, hanno in comune perfino un gatto.
Un bel gattone nero, Zago, che vaga passando continuamente dal muro di confine fra le case dei due amici ragazzini.
Man mano che le leggi razziali si affermano il clima nel paese, fino ad allora apparentemente immune allideologia fascista, si avvelena. I sentimenti dei due ragazzini verranno manipolati, al punti da far diventare Samuel il nemico giurato di Italo.
Le loro vite, sotto i colpi di un educazione sempre più violenta, esercitata ormai non solo nei luoghi pubblici come la scuola, contagia anche le famiglie, anche quella mista di Samuel.
Inesorabilmente trasformeranno lamicizia dei due ragazzini in un rapporto tra vittima e carnefice.
Il gatto diventerà, a sua volta, motivo di contesa feroce fra le due famiglie
e sarà proprio il gatto, con la purezza del suo sentimento, a segnare un possibile ripensamento sullassurda decadenza delle relazioni umane.
Lo spettacolo esplora, e mette a nudo, la nascita della prepotenza e dellegoismo, i primi meccanismi di una società che perde se stessa, la sua storia, la sua civiltà, la sua luce.