Sonata Islands Nippon Eldorado

Musica jazz

TrentinoInJazz

Mercoledì 22 ottobre al Teatro Sanbapolis di Trento sarà la volta di Sonata Islands Nippon Eldorado, programma di teatro musicale prodotto dal festival e dedicato alla musica alt rock giapponese degli anni Ottanta-Novanta, trascritta e reinventata da Giovanni Venosta.

Questa originale incarnazione di Sonata Islands vedrà in azione un eccezionale sestetto composto da due noti compositori di estrazione classica (Emilio Galante al flauto ed elettronica, lo stesso Venosta alle tastiere), con uno dei più eclettici chitarristi italiani (Alberto Turra) e una sezione ritmica tellurica (William Nicastroal basso e Sergio Quagliarella alla batteria); insieme a loro una delle voci più interessanti e versatili del recente panorama rock (Sarah Demagistri), che canterà in idioma originale, fondendo sonorità attuali con il canto tradizionale del Paese del Sol Levante, il tutto condito da un atteggiamento quasi-esistenzialista e disincantato, tipico anch'esso delle esibizioni dei gruppi nipponici in questo ambito. Proiettati dietro all'ensemble scorreranno diversi elementi legati all'esibizione, dal testo (traslitterato in caratteri latini) a immagini prese in prestito da documentari e fotografie degli artisti originali. 

Programma di teatro musicale dedicato alla musica alt rock giapponese degli anni Ottanta-Novanta, trascritta e reinventata da Giovanni Venosta.
In Giappone le avanguardie musicali in ambito non classico e non prettamente jazzistico cominciano ad affermarsi intorno all'inizio degli anni '80, per proseguire con fulgore nel decennio successivo, sconfinando con decisione nel terzo millennio. E' a partire da quegli anni che i voracissimi giapponesi riescono ad avere un accesso sempre più completo rispetto a ciò che accade in occidente, cominciando a rivisitare i numerosi stimoli "esterni" attraverso una personalissima estetica. Personale perché insulare, quindi "isolata", proveniente da un Paese mai invaso da nessun altro popolo per secoli e secoli, dove però gli artisti, soprattutto a partire dall'immediato dopoguerra, avevano già dato prova di assimilazione, sintesi e restituzione delle tendenze europee prima, e americane poi. Il nostro spettacolo vuole dar luce a un repertorio in Italia ancora nascosto, pieno di suggestioni melodiche e stilistiche anche piuttosto "immediate", spesso dotate di sottile ironia e grande solarità. Un sestetto d'eccezione composto da due noti compositori di estrazione classica (Emilio Galante al flauto ed elettronica, Giovanni Venosta alle tastiere), verrà coadiuvato da uno dei più eclettici chitarristi italiani (Alberto Turra) e da una ritmica tellurica (William Nicastro al basso e Sergio Quagliarella alla batteria). Una delle voci più interessanti e versatili del recente panorama rock (Sarah Demagistri) canterà in idioma originale, fondendo sonorità attuali con il canto tradizionale del Paese del Sol Levante, il tutto condito da un atteggiamento quasi-esistenzialista e disincantato, tipico anch'esso delle esibizioni dei gruppi nipponici in questo ambito. Proiettati dietro all'ensemble scorreranno diversi elementi legati all'esibizione, dal testo (traslitterato in caratteri latini) a immagini prese in prestito da documentari e fotografie degli artisti originali. La nostra sfida sarà quella di riuscire a regalare magia e gioia allo stesso tempo. (Giovanni Venosta)
Produzione del festival