Sonate et cantate del tempo di Farinelli

Musica classica

Ala Città di Velluto 2005

Musiche di Häendel, Scarlatti, Zipoli, Hasse, Galuppi, Albero, Giordani

Luca Guglielmi, organo e clavicembalo
Roberto Balconi, controtenore

Anche quest’anno il Museo del Pianoforte Antico si accinge, con il suo progetto musicale, a ridestare interesse e curiosità, quasi a voler disegnare negli spazi suggestivi del centro storico di Ala un «Andante con moto» d’arte e cultura.
Si avvicenderanno musica, cinema e letteratura in un inestricabile ed amabile intreccio salottiero teso a conservare e rinnovare questa consuetudine gentile del Borgo.
Ecco che la corte spagnola con Boccherini, la voce di Farinelli, Mozart, Händel ed altro ancora, rivivranno attraverso arie, danze e variazioni riproposte in due concerti, non solo come minute ricostruzioni filologiche ma anche come ariose descrizioni di ambienti.
Il primo, con la voce di Roberto Balconi e Luca Guglielmi al clavicembalo ed organo, del quale il Museo del Pianoforte Antico desidera far partecipe i cittadini e gli ospiti di Ala allestendo, in piazza San Giovanni, uno schermo gigante per una trasmissione in diretta.
Il secondo, con la Gioiosa Marca e Temenuschka Vesselinova, con brani di Mozart legati al film Amadeus, trascrizioni appositamente eseguite dal Requiem per quartetto d’archi, e la Chaconne di Händel dal Barry Lyndon di Stanley Kubrick.
«Quando una musica si adatta bene a un film – disse il regista americano in una intervista – gli aggiunge una dimensione che nient’altro gli potrebbe offrire» ed è così che nei suoi film il “progetto musicale” non era mai secondo al “progetto cinematografico” e che in Barry Lyndon, in una mirabile fusione, questi progetti compiono una ironica e festosa esplorazione dell’Europa del XVIII secolo, ricostruendo il sapore della luce a candela, captando le reali tonalità e sonorità di un mondo ricco di chiaroscuri.
E ancora Boccherini, uno dei massimi compositori strumentali del secondo Settecento, erede dello stile galante, con le sue melodie affettuosamente cantabili e i sapidi motivi di danza, sempre sapientemente torniti e levigati dalle sue mani.
Ma non solo, perché, pur attorniato dalle galanterie barocche dei salotti di Spagna, nel Maestro lucchese comincia a far breccia lo struggimento e la malinconia, gli intenerimenti e le palpitazioni che oramai incalzavano con l’Empfindsamer Stil (stile della sensibilità).
Si sa che il “salotto” evoca oggi, nella nefasta invadenza dei media, solo frivolezza e mondanità, comportamenti eccentrici e disinvolti costumi, ma il messaggio del passato che noi avvertiamo non lontano è che fu soprattutto crogiolo di vita culturale, laboratorio di idee, officina di novità e passioni.
Con queste premesse, far di Ala un punto di riferimento ed un salotto intellettuale può essere un fatuo sogno, ma anche un fantastico racconto.
Bruno di Lenna


organizzazione: Comune di Ala - Provincia Autonoma di Trento Assessorato alla Cultura - APT Rovereto e Vallagarina - Comprensorio Vallagarina - BIM dell'Adige