Sono le storie che fanno ancora paura ai mafiosi

testo e regia di Franco Bruno con Teatroltre Sciacca (AG)

Teatro

Lo spettacolo si basa sulla storia vera di Lia Pipitone, giovane donna palermitana, fatta uccidere, probabilmente, dal padre nel settembre del 1983, perché i suoi comportamenti mettevano a disagio lui e la cosca mafiosa a cui apparteneva.

Protagonista è proprio il padre di Lia, Antonino Pipitone, che, narrando l'evento tragico e le circostanze parallele, tenta di ritrovare e spiegare il “suo” punto di vista. In scena, oltre al padre, il picciotto.

Non è un personaggio specifico, ma li comprende tutti: dalla memoria della figlia Lia, al prototipo del mafioso, alla vittima innocente, alla proiezione dello spettatore. Esegue come un servo di scena, incarnando l'essenza della mafia.

Il testo propone, senza veli, la crudezza di una mentalità che non può perdonare chi decide di allontanarsi da essa o esprimere un'idea che possa entrare in conflitto.

Durata: 75 minuti

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