Sorapiss, ghiacciai in ritiro e biodiversità in estinzione: un video per emozionare e sensibilizzare

Incontri e convegni
ph. Mauro Gobbi

Frequentati ogni estate da migliaia di turisti, il lago turchino del Sorapiss, situato nelle Dolomiti Ampezzane, e i ghiacciai che lo alimentano, rappresentano un ambiente estremamente dinamico e ora più che mai vulnerabile, in cui la componente vivente e quella non vivente ricercano un continuo equilibrio trasmettendo ai visitatori il loro fascino. MUSE – Museo delle Scienze, Università degli Studi di Milano e Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, per la Giornata Europea dei Parchi (24 maggio), lanciano il nuovo video “Ghiacciai in ritiro. Biodiversità in estinzione”, in cui raccontano le ricerche condotte negli ultimi anni in quest’area glaciale col fine di evidenziare l’unicità, ma anche i rischi di questo sito Patrimonio Mondiale UNESCO.

Nel cuore del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, in Veneto, si trova il massiccio del Sorapiss (o Sorapìs) che, nel versante nord, ospita tre ghiacciai in costante e forte ritiro fin dalla metà degli anni ‘80. Un ambiente estremamente delicato che MUSE – Museo delle Scienze di Trento e Università degli Studi di Milano, in collaborazione con il Parco, stanno studiando dal punto di vista paesaggistico e biologico. Attorno all’omonimo lago turchino, molto fotografato e preso d’assalto nei mesi estivi da migliaia di persone, sopravvivono infatti comunità vegetali e animali, alcune a rischio estinzione, che vanno studiate, protette e monitorate.

Lunedì 24 maggio 2021, per la Giornata Europea dei Parchi, verrà lanciato sui canali web e social del Museo e del Parco “Ghiacciai in ritiro. Biodiversità in estinzione”, un filmato inedito prodotto da MUSE in collaborazione con Università degli Studi di Milano e Parco delle Dolomiti d’Ampezzo che si inserisce all’interno del progetto di ricerca “Insetti, piante, ghiacciai e clima che cambiano”. Il video, prodotto tra il 2019 e 2020, dà voce al direttore del parco Michele Da Pozzo, ai ricercatori del MUSE Christian Casarotto e Mauro Gobbi, al botanico dell’Università degli Studi di Milano Marco Caccianiga ma anche a chi si occupa di ospitalità all’interno del Parco, come la custode del rifugio “Alfonso Vandelli” Sabrina Pais. 

Tra le vette del Sorapiss, MUSE e Università di Milano stanno studiando la vegetazione e la fauna (in particolare insetti e ragni) che vivono sulla superficie glaciale. Specie criofile, alcune endemiche e abituate ad ambienti termicamente estremi, che – come Saxifraga sedoides per il mondo vegetale e alcune specie di insetti appartenenti alla famiglia dei Carabidi – si rinvengono prevalentemente sulla superficie del ghiacciaio, e non più negli ambienti limitrofi come i ghiaioni poiché non più in grado di offrire condizione termiche idonee. Da qui, l’importanza di studiarli: i rapidi cambiamenti climatici potranno portare in pochi decenni a modifiche ecologiche rilevanti di questi ambienti e delle comunità che ospitano.