Sovranità, proprietà e diritti

Convegno

Festival dell'economia
Intersezioni

Stefano Rodotà
Nello spazio globale, nella sovranità sospesa o comunque incerta che si determina quando non ci si può più chiudere nell'angustia delle storiche frontiere, tra gli imperativi della sicurezza e la prepotenza del mercato è tutto un incessante riscrivere il catalogo dei diritti. È un mondo nuovo quello con il quale questo catalogo si confronta: emergere di comuni bisogni materiali, innovazione tecnologica, finanza senza regole, nuova distribuzione dei poteri. E tutto questo sfida le due categorie fondative della modernità: sovranità e proprietà.

introduce Giuliano Giubilei

Stefano Rodotà
Professore emerito di Diritto civile all'Università "La Sapienza" di Roma, ha tenuto corsi e seminari in numerose università europee, negli Stati Uniti, in America Latina, Canada, Australia, India. È stato deputato al Parlamento dal 1979 al 1994 e durante tale periodo è stato membro della Commissione Affari costituzionali, di quella degli Affari della Presidenza del Consiglio e degli Affari interni e nel 1992 ha fatto parte della Commissione Bicamerale. È tra gli autori della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea. È stato presidente dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali e ha presieduto il gruppo europeo per la tutela della privacy. Editorialista de "la Repubblica", è autore di numerose opere tradotte anche in diverse lingue. Tra le più recenti: Il diritto di avere diritti, Laterza (2012); Diritti e libertà nella storia d'Italia. Conquiste e conflitti 1861-2011, Donzelli (2011); Elogio del moralismo, Laterza (2011); Che cos'è il corpo?, Luca Sossella Editore (2010); La vita e le regole. Tra diritto e non diritto, Feltrinelli (2009); Perché laico, Laterza (2009).


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