Spaghetti and Beachballs

Mostra

SPAGHETTI AND BEACHBALLS
BRIAN BELOTT - BRENDAN CASS - JAMES BENJAMIN FRANKLIN - TAYLOR MCKIMENS

Giovedì 10 marzo 2011 alle 18.30 lo Studio d’arte Raffaelli di Trento inaugura la mostra collettiva “Spaghetti and Beachballs”. Dopo la grande esposizione di Donald Baechler le sale di Palazzo Wolkenstein ospiteranno fino al 10 giugno 2011 le opere di quattro allievi del maestro americano.
Nato nel New Jersey nel 1973, Brian Belott è un artista e collezionista di readymade. Il suo lavoro, fatto di libri d’arte, collage e fotografie, è stato esposto da gallerie come Atelier Cardenas Bellanger di Parigi, CANADA di New York, Counter Gallery di Londra, Galleri Christina Wilson di Copenhagen, Galleria Comercial di San Juan e Galleri Loyal di Stoccolma.
Nato nel New Jersey nel 1974, Brendan Cass è un artista di paesaggi primitivi in cui è presente uno spirito che si avvicina molto a quello dell’“art brut”. Nei suoi lavori il soggetto, sia esso una veduta della Finlandia, dell’Italia o dell’Estonia, è solo il punto di partenza per il gesto pittorico convulsivo che trascina lo scenario sulla borderline che separa l’ordine e il controllo dal caos. Dal 1995 espone presso importanti gallerie internazionali come Velge & Noirhomme di Brussels; Kenny Schachter, Richard Anderson Gallery, CANADA, Freight + Volume Gallery di New York; Lars Bohman Gallery di Stoccolma; Galeria Leyendecker di Tenerife; Galerie Zuercher di Parigi.
James Benjamin Franklin è un artista di Brooklyn, i cui lavori si focalizzano sulle interazioni umane quotidiane. I dipinti di dimensioni piuttosto ridotte creano un’atmosfera di intimità, anche se, allo stesso tempo, la superficie lucida permette di mantenere una certa distanza psicologica dalla scena. Tra le sue principali esposizioni sono da ricordare quelle presso Acuna-Hansen di Los Angeles, Clementine Gallery di New York, Mogadishni International Contemporary Art di Copenhagen e Galerie Zuercher di Parigi.
Nel lavoro di Taylor McKimens, nato nel 1976 in California, risultano molto evidenti l’influenza del mondo del fumetto e della sua infanzia nella piccola cittadina desertica. Le sue opere sono caratterizzate da una forte energia tragicomica. L’artista è stato presentato in importanti contesti internazionali, come il MoMA e Clementine Gallery di New York, Watari Museum of Contemporary Art di Tokyo, Galleri Loyal di Stoccolma, Annet Gelink di Amsterdam e Jeffrey Deitch di New York.
L’esposizione sarà completata dalla presenza di un’opera del maestro Donald Baechler, che, nato ad Hartford, nel Connecticut nel 1956, vive e lavora a New York.
Per l’occasione sarà pubblicato un catalogo con essay di David Greenberg intitolato “La scuola di Donald Baechler”.