Spazio Aperto

Venerdì 29 giugno, a partire dalle ore 20.00, Spazio 14 propone una serata “Open Space” per accogliere tutti coloro che desiderano conoscere, ascoltare e proporre. O anche solo che desiderano esserci.
Un incontro. Un confronto. Un momento decisivo per un possibile salto in avanti. Una richiesta di aggregazione e comunicazione a differenziati livelli, per capire i possibili destini e sviluppi di Spazio 14.
Uno scambio di idee, di proposte, di consigli su come intervenire per salvare una realtà di produzione teatrale e di formazione che conta ben 10 anni di storia e che rischia, oggi, la chiusura.
Ma Spazio 14 non vuole chiudere i battenti, bensì rimescolare le carte e continuare a giocare intorno a un tavolo d’azzardo in cui scommesse sfide e coraggio possano trovare alleati per essere in grado di vincere con le carte migliori.
Una serata in cui si ripercorreranno brevemente le tappe della storia di Spazio 14, per poi proporne altre, nuove, diverse, senza snaturarne l’identità ma piuttosto trasformarla in qualcosa di migliore, d’interessante e di fruibile da chiunque abbia voglia di entrarci anche in punta di piedi.
Una concreta necessità di costruzione di una rete di forze, l’urgenza e l’interesse a voler crescere dentro uno scambio “reale” fra Enti pubblici e privati, pubblico, artisti, realtà locali e nazionali di varia natura, Associazioni, Fondazioni, Teatri, Scuole, Critica, ecc.. alla ricerca di nuove progettualità, guardando verso più ampi orizzonti.
Un momento libero di discussione in cui ognuno può, a vario titolo, esprimere il suo pensiero, per condividere difficoltà e proporre possibili soluzioni che vadano oltre la parola.

Uno Spazio Aperto quindi a interrogativi, critiche, consigli, idee. Uno Spazio Aperto per cercare risposte a più domande: come sia meglio gestire lo Spazio, come trovare collaborazioni fisse, come poter arrivare a fruire di fondi, proporre nuove e diversificate offerte e domande, interagire con il territorio.. e tutto ciò che può arrivare dalla mente e/o dal cuore.
Contiamo sulla presenza di molti. Non per fare numero ma per avere ampio terreno su cui lavorare e dialogare a più voci e con più obiettivi.