Stabat Mater
Stagione Sinfonica 2012/2013
Umberto B. Michelangeli, direttore
Laura Nicorescu, soprano
Loriana Castellano, contralto
Due grandi «Stabat Mater» italiani, l'uno di fronte all'altro, quello di Giovanni Battista Pergolesi e quello di Antonio Vivaldi, sono un duplice momento di forte spiritualità nella settimana che precede la Pasqua. A proporli martedì 26 marzo a Bolzano (Auditorium, ore 20.00) e mercoledì 27 marzo a Trento (Auditorium, ore 20.30), sul podio dell'Orchestra Haydn, sarà il M° Umberto Benedetti Michelangeli, con le voci soliste della soprano Laura Nicorescu e della mezzosoprano Adriana Di Paola (quest'ultima in sostituzione dellindisposta Loriana Castellano).
«Li ho entrambi già eseguiti in diverse occasioni» dichiara Umberto Benedetti Michelangeli nella nota di presentazione al concerto - . «Siamo di fronte a brani di enorme valore. Anni fa ho tentato di abbinarli, d'accordo con il direttore artistico di un teatro non italiano. Abbiamo verificato che questa operazione risultava felice ed efficace. Dell'opera di Pergolesi c'è poco da dire, salvo riconfermare la sua grande valenza. Ma la statura dello Stabat Mater di Vivaldi è sorprendente. E la decisione di allora di abbinarli è stata molto fortunata. Siamo su versanti poetici molto vicini. In questi due brani troviamo il tripudio della teoria degli affetti. L'intensità di questa opera vivaldiana è strepitosa e ha una carica emotiva e di intensità psicologica che lascia senza fiato».
Iniziato nel 1734 e ultimato due anni più tardi durante gli ultimi mesi di vita, lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi è lo struggente testamento spirituale di un compositore di talento, ucciso dalla tisi a soli ventisei anni. Poco più di vent'anni prima, nel 1712, Antonio Vivaldi si cimentava sul medesimo testo traendone una partitura che doveva essere eseguita come parte della Festa dei Sette Dolori di Maria Vergine a Brescia. Questo inno è una delle composizioni sacre più note di Vivaldi, realizzata su commissione della Congregazione dell'Oratorio di San Filippo Neri. Dopo la prima esecuzione, il lavoro vivaldiano cadde nell'oblio e fu ripresentato al pubblico solo nel 1939.
Completano la locandina "sacra" le Sonate da chiesa in do maggiore K 278 e K 329 di Wolfgang Amadeus Mozart.
Wolfgang Amadeus Mozart
Sonata da chiesa in do maggiore, K 278
Antonio Vivaldi
Stabat Mater per mezzosoprano, archi e basso continuo, RV 621
Wolfgang Amadeus Mozart
Sonata da chiesa in do maggiore, K 329
Giovanni Battista Pergolesi
Stabat Mater per soprano, mezzosoprano, archi e basso continuo
organizzazione: Fondazione Orchestra Haydn di Bolzano e Trento