Stagione Sinfonica 2008/2009

La stagione 2008/09 dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento si presenta all’insegna del suo patron; di Joseph Haydn, infatti, nel 2009 ricorre il bicentenario della morte, occasione per presentare al pubblico ben otto delle sue Sinfonie, oculatamente scelte tra quelle ‘popolari’ (n. 88, 94, 101, 104) e quelle meno note o non ancora eseguite dall’Orchestra (n. 27, 60, 74, 81).
Da Haydn al suo erede spirituale Mozart il passo è breve: l’inaugurazione della stagione è affidata al direttore artistico Gustav Kuhn, che a distanza di cinque anni dall’inizio della sua collaborazione con la Haydn ripresenta le tre ultime Sinfonie di Mozart, a testimonianza del costante lavoro compiuto in questi anni proprio sui classici.
Dopo l’integrale beethoveniana, presentata con considerevole successo non solo in regione ma anche al Mozarteum di Salisburgo (dicembre 2007) e in disco (CD col legno), Gustav Kuhn ha diretto il ciclo intero delle Sinfonie di Brahms (2006/07) e le prime quattro di Bruckner (2007/2008). Proseguendo su questa linea, nella stagione 2008/09 Kuhn affronta Tschajkovskij, dirigendone le ultime tre grandi Sinfonie, tra cui spicca la “Patetica”, mentre Uto Ughi interpreterà il Concerto per violino.
L’altro grande violinista italiano, Salvatore Accardo, ritorna a Bolzano e Trento con un altro classico, il Concerto di Mendelssohn, affiancato da una novità di Fabio Vacchi (Due melodie). Accanto a Vacchi, la Haydn quest’anno eseguirà anche brani di Giovanni Sollima (Tempeste e ritratti), Virgina Guastella (Pax Virginis, partitura vincitrice del I concorso “Strumenti di Pace”- Rovereto 2008) e della compositrice cinese, Chen Yi, omaggio al paese ospite delle Olimpiadi. Sempre dall’Estremo Oriente proviene il direttore Lü Jia, reduce del successo ottenuto con la Haydn al Rossini Opera Festival.
Un gradito ritorno sul podio della Haydn è anche quello del francese Alain Lombard, che aveva inaugurato la stagione 2006/07, venendo subito riconfermato per quella successiva; egli torna quindi ormai nella terza stagione consecutiva a Bolzano e Trento.
Sul fronte dei direttori va segnalato l’esordio locale di Jesús López-Cobos (già direttore stabile della Deutsche Oper di Berlino, forte di una carriera internazionale, che interpreterà musiche messicane e del suo conterraneo spagnolo Turina) e di Claudio Scimone, fondatore dei Solisti Veneti, che si diverte a presentare un Mozart giovanile e anche il suo lato… burlesco.
Il primo clarinetto dell’Orchestra Haydn, Stefano Ricci, esegue poi lo struggente Concerto di Mozart, una delle sue ultime opere (K 622), con il che si perpetua la tradizione di presentare le prime parti della Haydn anche quali solisti, visto il loro notevole livello di concertisti.
Dopo il grande successo delle sue orchestrazioni di Mélodies di Debussy (eseguite nel 2006) ritorna a Bolzano e Trento anche Umberto Benedetti Michelangeli, ancora al fianco del mezzosoprano Franziska Gottwald, stavolta alle prese con rarità barocche di Caldara e con una Cantata pressoché sconosciuta di Haydn, protagonista l’Arianna abbandonata a Nasso.
Sempre tra i solisti di canto va segnalato l’esordio nella stagione ‘ufficiale’ del tenore albanese Saimir Pirgu; diplomatosi al Conservatorio di Bolzano, reduce di successi internazionali (non ultimo alla Staatsoper di Vienna), anche diretto da Claudio Abbado, apparve più volte al Festival di Pesaro. Per la Haydn si tratta però di un ‘ritorno’, poiché fu Gustav Kuhn a farlo esordire in disco con il recital Angelo casto e bel, dedicato ad arie di Mozart, Donizetti, Verdi e Massenet, accompagnate dalla nostra Orchestra (CD Universal Music Austria, 2006).