Stagione Sinfonica 2010/2011
La stagione 2010/11 dellOrchestra Haydn di Bolzano e Trento, la 51ª dalla sua fondazione, a differenza delle precedenti, non è caratterizzata principalmente dalla continuazione dei cicli dedicati ai grandi autori sinfonici (Haydn, Beethoven, Schumann, Bruckner, Brahms, Čajkovskij), ma dalla perlustrazione di unarea geografico-culturale che si potrebbe definire Vienna e dintorni, allargando molto a est, con alcune prospettive oblique. Infatti, in ben dieci programmi, sui quindici dei concerti in abbonamento, si presenteranno musiche di autori attivi a Vienna, e in otto concerti (si tratta in parte delle stesse serate) si eseguiranno compositori dellest europeo. La scelta centrale di Vienna è obbligata, considerando il nome dellistituzione e la dimensione del suo organico, plasmato sullorchestra classica fondata da Haydn e confermata dalle scelte dei suoi eredi spirituali Mozart e Beethoven. Lallargamento a est, invece, conferma gli orientamenti di annate precedenti, in cui, per esempio, si era presentato un mini-ciclo Mozart-Brahms-Bartók diretto da Ola Rudner, o in cui si erano eseguite le tre ultime Sinfonie di Čajkovskij dirette da Gustav Kuhn. In attesa del completamento del ciclo, questanno sarà eseguita la Seconda di Čajkovskij, mentre Béla Bartók - diretto in anche questi giorni (11/12 maggio) dal suo conterraneo György G. Ráth - sarà presente con due dei suoi capolavori più significativi, la Musica per archi, percussioni e celesta e il monumentale Concerto for orchestra del 1943, che rappresenta tuttora una sfida per ogni compagine sinfonica, visto il virtuosismo richiesto a ogni suo componente; inoltre ascolteremo la Prima Sinfonia di Prokofev, un russo assai attratto da Vienna, si direbbe (infatti essa è nota come Classica perché il suo autore cercava di immaginare in che stile Haydn avrebbe composto se fosse vissuto negli anni della prima guerra mondiale).
In questa stagione, così, accanto alla presenza consueta di Haydn (Sinfonie n. 82 e 99), Mozart (Sinfonie n. 25, 38 e 39), Beethoven, Schubert (Sinfonie n. 7 e 8) e Brahms, si punta in particolare sulla Boemia e sulla Moravia (Repubblica Ceca e Slovacchia), presentando non solo il Dvořák noto delle Sinfonie n. 8 e 9, ma anche una sua ouverture decisamente rara come quella per lopera giovanile Vanda (1875/76), non solo lo Smetana della Moldava, ma il ciclo integrale di sei poemi sinfonici La mia patria, di cui essa costituisce il secondo pannello, e, già nella serata inaugurale, unopera stimolante di Leos Janáček. Il suo Diario di uno scomparso (1914-17), un ciclo di canti per tenore solista, voci femminili e pianoforte, viene qui eseguito nellorchestrazione di Gustav Kuhn, presentata già con successo a Parigi e in Giappone.
È questa la prima delle prospettive oblique di cui si diceva: re-interpretazioni di testi classici, romantici o moderni, sotto forma di orchestrazioni o ri-composizioni, come nel caso di due opere di Schubert, di cui Wolfgang Danzmayr ha rivisto la grande Sonata per pianoforte in si bemolle maggiore e di cui il direttore Mario Venzago ha completato, assieme a B. Newbold, la celeberrima Sinfonia Incompiuta.
rinnovo abbonamenti dal 10 maggio 2010
Nuovi abbonamenti dal 4 giugno 2010
Cassa del Teatro Auditorium ore 10.00-19.00 da lunedì a sabato
Accanto alla tradizione - si segnala un ultimo omaggio al bicentenario di Schumann con il suo Concerto per violoncello - le prospettive oblique proseguono anche sotto il profilo esecutivo. Dopo il successo di Rinaldo Alessandrini nellautunno del 2009, gli viene affidato uno stimolante programma in cui si combinano Beethoven e Mendelssohn, alle prese con lo stesso testo poetico di Goethe, Meeresstille und glückliche Fahrt (Calma di mare e viaggio felice): sarà interessante verificare come uno specialista della prassi esecutiva barocca affronti il classicismo di Vienna e il primo romanticismo di un raro Mendelssohn sacro (coadiuvato dallormai affermato Coro Haydn), mentre unaltra star della musica antica, il clavicembalista, organista e direttore Ottavio Dantone, esordirà a Bolzano e Trento con un programma tutto dedicato a Bach e Händel. Unulteriore prospettiva desueta, sarà la serata mozartiana di fine stagione diretta da una delle icone tedesche della Aufführungspraxis, Helmuth Rilling, noto come grande interprete di Bach, di cui ha inciso lopera omnia.
Ciclo Giubileo
13|10
Gustav Kuhn Direttore
Hannah Esther Minutillo, mezzosoprano
Ludovit Ludha, tenore
Musiche di Janacek, Brahms
Ciclo principale
20|10
Rinaldo Alessandrini Direttore
Anna Maria Panzarella Soprano
Coro Haydn
Musiche di Mendelssohn-Bertholdy, Beethoven
Ciclo principale
3|11
Daniele Giorgi Direttore
Gianni Olivieri Oboe
Musiche di Dvorak, Resch
Ciclo principale
17|11
David Danzmayr Direttore
Janna Polyzoides Pianoforte
Musiche di Danzmayr, Schubert
Ciclo principale
22|12
Andrea Battistoni Direttore
Thomas Demenga Violoncello
Musiche di Casagrande, Schumann, Cajkovskij
Ciclo Giubileo
26|01
Gustav Kuhn Direttore
Francesco Dainese Flauto
Musiche di Bach, Mozart, Bartok
Ciclo Giubileo
2|02
Ottavio Dantone Direttore e Organo
Marco Mandolini Violino
Anna Biggin Violino
Musiche di Händel, Bach
Ciclo Giubileo
16|02
Gustav Kuhn Direttore
Musiche di Haydn, Montegral, Dvorak
Ciclo principale
23|02
Keiko Mitsuhashi Diirettore
Karl Leister Clarinetto
Musiche di Prokofiev, Nishimura, Bizet
Ciclo Giubileo
16|03
Gustav Kuhn Direttore
Davide Cabassi Pianoforte
Musiche di Brahms, Strauss
Ciclo principale
23|03
Tito Ceccherini Direttore
Riccardo Schwartz Pianoforte
Musiche di Castiglioni, Mozart, Bartok
Ciclo Giubileo
6|04
Stefano Ranzani Direttore
Philippe Graffin Violino
Musiche di Delius, Ravel, Chausson, Schubert
Ciclo Giubileo
13|04
Gustav Kuhn Direttore
Musiche di Smetana
Ciclo principale
4|05
Trisdee na Patalung Direttore
Trio di Parma
Ivan Rabaglia Violino
Enrico Bronzi Violoncello
Alberto Miodini Pianoforte
Musiche di Franceschini, Beethoven, Haydn
Ciclo Giubileo
11|05
Helmut Rilling Direttore
Rahel Rilling Violino
Sara Rilling Viola
Musiche di Mozart
organizzazione: Orchestra Haydn