Stagione Sinfonica 2011/2012
La stagione 2011/12 dellOrchestra Haydn di Bolzano e Trento, la 52ª dalla sua fondazione, a differenza delle stagioni dal 2005 al 2010, non è caratterizzata principalmente dai cicli dedicati ai grandi autori sinfonici Beethoven, Schumann, Bruckner, Brahms e Cajkovskij. Si prosegue, invece, quella che lanno scorso abbiamo definito «perlustrazione di unarea geografico-culturale che si potrebbe definire Vienna e dintorni, allargando molto a est». Infatti, in ben 9 programmi, sui 14 dei concerti in abbonamento, si presenteranno musiche di autori attivi a Vienna e nel mondo austro-ungarico, e in 5 concerti si eseguiranno compositori dellest europeo. La scelta centrale di Vienna è obbligata, considerando il nome dellistituzione e la dimensione del suo organico, plasmato sullorchestra classica fondata da Haydn e confermata dalle scelte dei suoi eredi spirituali Mozart e Beethoven. Lallargamento a est, invece, conferma gli orientamenti di annate precedenti, in cui, per esempio, si era presentato un mini-ciclo Mozart-Brahms-Bartók diretto da Ola Rudner (2006), o in cui si erano eseguite le tre ultime Sinfonie di Cajkovskij dirette da Gustav Kuhn (2009). In attesa del completamento del ciclo, proseguito lanno scorso con la Seconda di Cajkovskij diretta dalla rivelazione del giovanissimo Andrea Battistoni, questanno saranno eseguite la Prima Sinfonia (dicembre 2011) e il Capriccio italiano (marzo 2012).
In questa stagione, così, accanto alla presenza consueta di Haydn (Sinfonie n. 41, 50, 67, 95, scelte tra quelle non più eseguite da molto tempo), Mozart (Concerto per pianoforte n. 22, arie per soprano), Schubert (la curiosità del Gran Duo, trascritto per orchestra dal violinista Joseph Joachim) e Brahms (di cui ascolteremo la rara Serenata n. 1 e il Requiem tedesco), si punta sulla Boemia (la Sinfonia n. 7 di Dvorák), sullUngheria (la sconosciuta Sinfonia n. 1 di Ernö von Dohnányi, pianista virtuoso e compositore tardoromantico, direttore del Conservatorio di Budapest tra le due guerre), e in particolare sulla Russia, presentando il già citato Cajkovskij, la Sinfonia in do di Stravinskij, il Concerto per violino n. 2 di Prokofev e il Concerto per violoncello n. 1 di Sostakovic, di cui si ascolterà anche la divertente Suite n. 2 per orchestra jazz.
Da sottolineare, quanto ai compositori attivi a Vienna, la presenza in cartellone di Gustav Mahler, direttore della Hofoper dal 1897 al 1907, di cui questanno ricorre il centenario della morte e di cui sarà eseguita la Quarta Sinfonia (con il soprano solista di Sabina von Walther nellultimo tempo), e di Richard Strauss, direttore della Staatsoper dal 1919 al 1924, di cui saranno eseguite invece ben tre opere giovanili: la Burleske per pianoforte e orchestra, il Concerto per corno n. 1 e la Fantasia sinfonica Aus Italien, op. 16. Con questo brano scintillante, eseguito nel programma inaugurale della stagione, Gustav Kuhn si riallaccia allexploit del marzo 2011, quando egli lanciò la Haydn nel mondo dei poemi sinfonici giovanili di Strauss, dirigendo Don Juan e Morte e trasfigurazione; inoltre, Aus Italien costituisce il primo pannello di una piccola trilogia di brani sul tema dellItalia vista dagli altri: ascolteremo infatti anche il già citato Capriccio italiano di Cajkovskij e lItalia (ri)vista dal Respighi della Boutique fantasque, con la sua orchestrazione di brani pianistici di Rossini, laddove non manca una Tarantella.
Accanto al centenario mahleriano sarà reso omaggio anche a Franz Liszt, nato duecento anni fa, con lesecuzione del poema sinfonico Les Préludes, incastonato tra pagine orchestrali del suo amico (e genero) Richard Wagner, al bolzanino Ludwig Thuille (1861-1907), di cui ricorre il centocinquantenario della nascita, ricordato con la sua Romantische Ouvertüre, e al quasi coetaneo inglese Frederick Delius (1862-1934), il cui anniversario sarà ricordato (con lieve anticipo) con lesecuzione di Summer Night on the River
Rinnovo Universal dal 23.08.2011
Nuovi Universal dal 13.09
Rinnovo Serie Blu & Verde dal 20.09
Nuovi Serie Blu & Verde dal 27.09
Cassa del Teatro Auditorium via S. Croce, 67 ore 10.00-19.00 da lunedì a sabato (0461/213211)
Oltre alle pagine di autori viennesi e slavi, lOrchestra Haydn suonerà tuttavia anche musiche spagnole (di Juan Crisóstomo de Arriaga, un compositore assai interessante di Bilbao, di formazione parzialmente parigina, che morì a soli ventanni nel 1826, lasciando tre splendidi Quartetti darchi e ununica Sinfonia), francesi (Saint-Saëns, Fauré e Poulenc) e finlandesi (Sibelius), dirette da tre illustri maestri stranieri: lo statunitense (di origini uruguaiane) José Serebrier, al debutto in Trentino-Alto Adige, lo spagnolo Jesús López-Cobos e il canadese Yves Abel, i quali ritornano a Bolzano e Trento dopo i successi conseguiti nella primavera del 2009.
Si segnalano, inoltre, i ritorni graditi dellungherese György Györgivanyi Ráth e degli italiani Daniele Giorgi e Daniele Rustioni, mentre esordiranno sul podio della Haydn il tedesco Johannes Debus, il franco-polacco Daniel Kawka e il milanese Stefano Ranzani, già variamente attivi nei maggiori centri musicali europei e americani, Scala compresa.
Quanto ai solisti, si presenta unoculata miscela di musicisti stranieri (il violinista russo Sergej Krylov, due pianisti: il tedesco Alexander Lonquich, assai amato, già molte volte solista con lOrchestra Haydn, e laustriaco Peter Lang, e quattro cantanti, tre tedeschi specialisti del repertorio germanico e il soprano dagilità canadese Aline Kutan) e italiani, i cui nomi vanno dal violoncellista Enrico Dindo e il cornista Alessio Allegrini, due delle massime star della scena internazionale, al primo fagotto della Haydn, Flavio Baruzzi, alla curiosità di un solista di armonica, Gianluca Littera, forte del successo conseguito lestate scorsa con la nostra orchestra, alla milanese Emanuela Piemonti, ben nota come pianista del Trio Matisse.
Questultima suonerà una delle tre novità assolute della stagione, commissionata a un compositore di solida reputazione quale il varesino Alessandro Solbiati, mentre le altre due sono state affidate al romano Marcello Filotei e alla giovane e poliedrica altoatesina Manuela Kerer.
Serie BLU
12|10
Gustav Kuhn, direttore
Musiche di Haydn, Strauss
16|11
Yves Abel, direttore
Alexander Lonquich, pianoforte
Musiche di Delius, Fauré, Strauss, Respighi
7|12
Jesús López-Cobos, direttore
Musiche di de Arriaga, Poulenc
18|01
Gustav Kuhn, direttore
Stefanie Irányi, mezzosoprano
Musiche di Wagner, Liszt
7|03
Stefano Ranzani, direttore
Enrico Dindo, violoncello
Musiche di Cajkovskij, ostakovic
4|04
Daniel Kawka, direttore
Alessio Allegrini, corno
Musiche di Filotei, Strauss, Dvorák
9|05
György Györgivanyi Ráth, direttore
Gianluca Littera, armonica
Musiche di Whettam, Farnon, von Dohnányi
Serie VERDE
26|10
György Györgivanyi Ráth, direttore
Peter Lang, pianoforte
Musiche di Haydn, Mozart, Brahms
30|11
Gustav Kuhn, direttore
Sabina von Walther, soprano
Musiche di Haydn, Mahler
14|12
Johannes Debus, direttore
Aline Kutan, soprano
Musiche di Thuille, Mozart, Cajkovskij
1|02
Daniele Rustioni, direttore
Sergej Krylov, violino
Musiche di Kerer, Prokofev, Stravinskij
29|02
Daniele Giorgi, direttore
Emanuela Piemonti, pianoforte
Musiche di Haydn, Solbiati, Schubert
21|03
Gustav Kuhn, direttore
Anett Fritsch, soprano
Konrad Jarnot, baritono
Coro Haydn
Musiche di Brahms
18|04
José Serebrier, direttore
Flavio Baruzzi, fagotto
Musiche di Saint-Saëns, von Weber, Sibelius
organizzazione: Fondazione Orchestra Haydn di Bolzano e Trento