Stanca di guerra

Teatro

IRMA presenta
Stanca di guerra
con Lella Costa
di: Lella Costa, Alessandro Baricco, Sergio Ferrentino, Massimo Cirri
con la collaborazione di Piergiorgio Paterlini e Bruno Agostini
regia di Gabriele Vacis

Nei suoi spettacoli Lella Costa lavora da tempo all’esplorazione insieme ironica e sentimentale degli stati d’animo individuali e collettivi, aggiungendo sempre un pizzico di satira politica.
"Stanca di guerra" è una cavalcata tra mille temi e sollecitazioni che confluiscono tutti in un unico sostantivo: la guerra. Le guerre consuete fra uomini e donne, quelle di opinione, di religione; quelle per bande, per coppie, i conflitti di coscienza, di competenza, di interessi; le guerre fredde, quelle di nervi, quelle psicologiche. Le varie polemiche, gli scontri fra generazioni e non ultima anche la guerra vera, quella che scoppia sempre un po’ più in là da casa nostra, quella che ce ne sono tante ma si fa fatica a crederci.
Lella Costa si diverte così a sovrapporre e confrontare la piccola realtà quotidiana, con i suoi attriti sostanzialmente innocui e dunque buffi, e le grandi tragedie della storia contemporanea.
Lo spettacolo offre un montaggio molto mosso, è una specie di danza della vita, un lento valzer che immerge le parole scandite in una sorta di realismo magico, il tutto in un clima vagamente incantato, cui contribuisce con grande efficacia la regia di Gabriele Vacis.

All’apertura di sipario si chiede, e ci chiede: "E adesso che faccia faccio per parlare della guerra?" E scopri che ci vuole la faccia tosta - e quella di Lella Costa è deliziosamente tosta - di chi, in barba al clima rassegnato dei nostri giorni, ha il coraggio di tirare fuori addirittura don Milani e Luther King, ha il coraggio di parlare di utopia e di sbugiardare la finta non violenza e la finta tolleranza di noi occidentali sempre più persi nel qualunquismo, ha il coraggio di denunciare le fabbriche della morte, quelle dei dieci milioni di bombe antiuomo, ma ha ancora la voglia di sorridere e farci sorridere, seriamente e amabilmente, delle mille guerre famigliari, degli svariatissimi conflitti di coppia, delle infinite scaramucce negli scontri generazionali...

Lo spunto? La storia del nonno Peppino, soldato nella prima guerra mondiale. Una storia scandita, come in un album di foto ingiallite, in poche istantanee che ne ricostruiscono l'atmosfera.

Informazioni sulla prevendita

Prevendita dei biglietti presso:
Biblioteca comunale di Predazzo (0462/501830)
Bottega delle Erbe di Cavalese (0462/340318)
biglietteria del teatro comunale di Predazzo (0462/502808) prima degli spettacoli


organizzazione: Comune di Predazzo Assessorato alla cultura - Biblioteca Comunale di Predazzo