Stati generali delle Acli trentine

Convegno

Le Acli sono da sempre le sentinelle del territorio e per questo hanno sempre saputo guardare lontano, individuando risposte sempre più idonee al mutare della domanda sociale.
Il circolo virtuoso fra l’essere movimento e l’essere impresa sociale è il punto di forza, il tratto distintivo caratterizzante delle Acli che oggi aggregano 20.000 associati e si rivolgono a oltre 250.000 utenze.

Stati generali: un punto di partenza, non di arrivo
Questa crisi economica segna la fine di un’epoca e l’inizio di un’altra. I nostri stili di vita, il modo di lavorare e di muoverci, le fonti energetiche e le relazioni internazionali: tutto è destinato a cambiare. Sta a noi, alla società civile globale, fare in modo che tutto questo avvenga in un’ottica di nuova alleanza fra le persone di buona volontà e fra queste e la natura.
Questa crisi corrisponde inoltre alla crisi della politica. Oltre il 40% dei cittadini rifiuta la partecipazione elettorale mettendo in evidenza lo svuotamento ideale e progettuale dei partiti tradizionali e spesso anche delle nuove sirene populiste. Al protagonismo popolare si preferisce la rabbia silenziosa dell’astensione, la protesta si trasforma in rassegnazione.
Per questo è necessario avviare da subito un processo di autoriforma che rinnovi il sociale per rinnovare la politica.
Gli Stati generali sono dunque il primo passo verso l’adeguamento della nostra organizzazione alle impellenti necessità di rilanciare la rappresentanza dei mondi vitali della nostra società.
I giovani, i precari, i nuovi lavoratori dipendenti ed indipendenti, coloro che lavorano nell’ambito dell’innovazione e sono i protagonisti della rivoluzione tecnologica, le donne con i loro sogni e le loro aspirazioni, i nuovi cittadini ed i migranti, coloro che si impegnano nella ricerca quotidiana di nuovi stili di vita, i consumatori attenti alle filiere locali e alle varie forme di vendita di prossimità, coloro che coltivano quotidianamente un nuovo rapporto con l’ambiente e gli elementi naturali.
Tutti questi cittadini, che rischiano altrimenti di essere esclusi dalla partecipazione, assieme a coloro che hanno fatto grandi le Acli in questi ultimi decenni, possono scrivere una nuova, importante, utile pagina di storia.

Partecipare è mettersi in mezzo
Con questa iniziativa vogliamo individuare delle traiettorie di sviluppo possibili e percorribili al fine di adeguare la nostra azione sociale ai bisogni dei vecchi e nuovi cittadini.
In questa occasione intendiamo proporre una fotografia delle indicazioni che abbiamo raccolto nei mesi scorsi attraverso:
• Riunioni sul territorio con i Circoli
• Focus di settore con le Associazioni specifiche ed i servizi
• Interviste con dirigenti, rappresentanti del movimento aclista e interlocutori esterni
• Indicazioni e consigli che abbiamo raccolto tramite comunicazioni pervenuteci in queste settimane.

Al termine di questa giornata chiederemo all’assemblea di votare un documento che contiene il Manifesto delle nuove Acli con il quale intendiamo avviare un percorso di autoriforma che ci conduca verso la strutturazione di una forte Impresa Sociale di Comunità

Programma

8.30 S. Messa presso la Chiesa di San Pietro
Trasferimento presso il Teatro Sociale

9.30 proiezione video

9.40 “La rivoluzione di Francesco” don Marcello Farina, filosofo e saggista

10.00 “Perché siamo qui? Mutamenti sociali e nuove domande di cittadinanza: rivalutare e rinnovare le Acli per far vincere il bene comune” Fausto Gardumi, presidente Acli Trentine

10.15 “Come cambia il lavoro nella società liquida?” Daniele Del Maestro, Sefea, Finanza etica

10.30 “Cosa ci insegnano i nostri collaboratori? I risultati di una ricerca interna alle Acli” Giorgio Pasolli, dir Formazione e Lavoro

10.45 “L’Autonomia è partecipazione. Quale ruolo politico per le Acli Trentine?” Annibale Salsa, antropologo

11.00 “Le Acli del futuro: una visione d’insieme” Claudio Filippi, Marianna Calovi, ricercatori

11.30 “Una prima sintesi: autoriforma o declino, il ruolo del volontariato e del terzo settore nella società che cambia” Aldo Bonomi, sociologo

12.00 “L’autoriforma del Terzo settore” Gianni Bottalico, Presidente nazionale Acli

12.15 Voci dal movimento, servizi e associazioni specifiche
A seguire pranzo a buffet

14.30 Voci dal movimento, servizi e associazione specifiche votazione mozione finale
Dibattito e conclusioni e momento musicale