Steel life

La prima mostra personale dello scultore del metallo noneso sarà visitabile a Coredo

Mostra

Può un materiale essere morbido e duro allo stesso tempo? Oppure leggero e pesante? Fragile e resistente?

E' proprio questa apparente contraddizione insita nella materia che è alla base del lavoro di Andrea Borga, scultore del metallo residente a Predaia.

“Steel Life”, la mostra personale di Borga, verrà inaugurata venerdì 7 luglio alle ore 18 presso Casa Marta a Coredo, nel comune di Predaia in Val di Non.

Presentata ieri in conferenza stampa, l’esposizione valorizza l’emergente artista locale alla sua prima mostra personale e si inserisce in un quadro più ampio: la quinta edizione di Predaia Arte e Natura, un progetto promosso dal comune di Predaia che si ispira all’incontro di elementi di diversa natura.

“L’edizione 2023 di Predaia Arte e Natura –ha spiegato Sara Fondriest, responsabile dell’Ufficio Cultura del comune di Predaia- ruota intorno alle figure di Pan, la divinità legata alle selve e alla natura, ed Efesto, la divinità del fuoco, delle fucine, dell’ingegneria, della scultura e della metallurgia. Con questo tema si vuole, attraverso il simbolico riferimento alla mitologia greca, valorizzare proposte che diano risalto alla compresenza, attraverso il materiale utilizzo, o anche solo concettuale, del mondo naturale e di quello legato alla metallurgia e al fuoco. Parallelamente alle tante iniziative sul tema inserite in calendario, l’assessorato alla cultura guidato da Ilaria Magnani ha voluto dare spazio all’esposizione di Andrea Borga curata da Roberta Menapace”.

L’assessore alla cultura del comune di Predaia Ilaria Magnani ha affermato che “si tratta di un progetto ambizioso, portato avanti anche grazie all’impegno costante profuso dall’Ufficio Cultura e al sostegno di enti pubblici e privati. E così, quest’anno, le porte di Casa da Marta, scrigno di storia oggi considerato tra i principali centri culturali di valle, si apriranno alle straordinarie opere di metallo di Andrea Borga”.

Un plauso è arrivato dal presidente di ApT Lorenzo Paoli che ha ricordato come “per il terzo anno consecutivo L’Azienda per il turismo sostiene un importante progetto artistico all’interno di una prestigiosa sede storica. Dopo le due mostre organizzate a Castel Belasi nel 2021 e 2022, infatti, stavolta sarà casa Marta la cornice di questa esposizione. Continua così la volontà di valorizzare gli artisti locali, dopo il successo della mostra di Stefano Cagol dello scorso anno, e di aprire le porte di queste strutture attraverso progetti artistici di alto livello che riescono a creare attrattività anche in chiave turistica”.

Presenti alla presentazione anche l’assessore regionale Lorenzo Ossanna e il vice presidente della Comunità della Val di Non Andrea Biasi.

L’ESPOSIZIONE

La curatrice della mostra Roberta Menapace ha spiegato che “Andrea Borga è un fabbro di formazione: il metallo è ciò che meglio conosce ma che al contempo continua a indagare. Una materia viva, che ha memoria del suo passato ma che si confronta costantemente con il suo presente e con gli stimoli che riceve. Nasce così il rapporto tra Borga e il metallo, che è a tutti gli effetti uno scambio, un dialogo fatto di azioni e reazioni, che prende vita nelle forme che andranno ad occupare gli spazi di Casa Marta.

La lavorazione dei metalli accompagna l’uomo dalla notte dei tempi. Una tradizione che nasce e si sviluppa da conoscenze ancestrali che si tramandano, da secoli, di generazione in generazione.

L'artigiano è colui che crea forgiando, modellando, battendo la materia, un professionista del metallo che mette la sua abilità tecnica al servizio della comunità. Una figura che nella storia non ha sempre avuto un adeguato riconoscimento: il dibattito attorno al ruolo del faber e dell’artista all’interno della società si è presentato ciclicamente nei secoli.

Un confine labile li divide, principalmente dovuto agli intenti: da una parte c’è la pura tecnica, dall’altra l’originalità e la creatività dell’artista, il cui sapere è strettamente legato alla sua mano, che non è altro che un prolungamento della sua mente.

Andrea Borga è la perfetta crasi di queste due figure: fabbro di professione, la passione per il metallo lo ha portato a indagare maggiormente questa materia che, nonostante negli anni abbia esperito e sperimentato in molteplici modo, continua a stupirlo, tanto da farlo diventare il motore del suo fare artistico.

Sebbene veicolata da una forma, è la materia la vera protagonista e il motore della ricerca di Borga. Una metallo vivo é quello che crea e ricrea il mondo dell’artista, mostrandosi in tutte le sue potenzialità e nelle sue contraddizioni. Da qui la scelta del titolo della mostra, Steel Life, un termine che gioca con l’assonanza al termine inglese still life che significa natura morta. Una sorta di contrasto che forse contrasto non è. In quanto materia viva, il metallo è come l’uomo”.

L’ARTISTA

Borga inizia a lavorare all'età di 17 anni nel settore metalmeccanico presso vari artigiani della zona, dove approfondisce diverse tecniche di lavorazione come la saldatura, la forgiatura, la brunitura. È però nell'intimità della sua bottega che inizia ad avvicinarsi alla scultura e a definire la propria identità artistica, dando vita alle sue prime opere ispirate a soggetti naturali, di cui le sue montagne sono ricche: piante, fiori, animali. La passione per i metalli unita alla raffinatezza della tecnica lo porta ad esplorare nuovi approcci volti allo studio della forma umana, in particolare alla realizzazione di nudi femminili. Un tema attualmente molto caro all'artista.

Le sue sculture sono principalmente realizzate in ferro, acciaio inossidabile e acciaio corten, combinando materiali come legno, pietra e cemento. Le sue opere sono l'espressione della cromatura naturale dei metalli che derivano direttamente dalle tecniche di lavorazione, senza alcuna aggiunta successiva di vernice o colore, che a giudizio dell'artista ne comprometterebbero così l'unicità.

EVENTO COLLATERALE

Venerdì 28 luglio ore 18, Casa Marta: NOAH GUITARS: UNA VISIONE E LA SUA STORIA

Incontro con l’Arch. Renato Ruatti che racconterà la storia di Noah Guitars, azienda italiana produttrice di chitarre elettriche in alluminio.

Con la partecipazione straordinaria e performance musicale di Livio Magnini, musicista e compositore, chitarrista dei Bluvertigo.

Costi

Ingresso libero

Per informazioni e prenotazioni visita con l’artista contattare

0463/536121 - int. 7 - coredo@comune.predaia.tn.it