Storia del gallo Sebastiano

Teatro

Stagione Teatrale di Nago-Torbole 2005/2006
Teatro a gonfie vele

Compagnia Serra Teatro
Storia del gallo Sebastiano
di Marcello Chiarenza e Serra Teatro
tratto dall'omonimo racconto di Ada Prospero Gobetti
con Nicoletta Fabbri, Pier Paolo Paolizzi, Rossella Romagnoli
musica Carlo Cialdo Cappelli
realizzazione scene Pier Paolo Paolizzi
tecnico luci, suono Mauro Baratti
regia di Marcello Chiarenza

Una scenografia invisibile per un teatro fra le righe…
2 per 2 fa quattro, 3 per 4 dodici, dodici sono le ore, dodici i mesi di un anno. Dodici sono le uova di ogni covata, e puntualmente dodici i pulcini che ne usciranno, esattamente dodici e sempre gli stessi i nomi che verranno dati loro. Così vuole la tradizione del pollaio in cui inizia la nostra storia. Il tempo passa, si scrive con dodici lettere, e Sebastiano cresce… “Perché due per due deve fare sempre quattro?” dice Sebastiano, “…non potrebbe fare cinque una volta tanto? Così voi sareste i primi a saperlo.” Sebastiano è nato per sbaglio, è nato dal tredicesimo uovo, per giunta storto, di mamma Piumaliscia. Nasce, potremmo dire, fuori dal paniere, fuori da regole e schemi della buona società. Sebastiano è un gallo brutto e ha un nome strano, ma sa guardare il mondo con occhi nuovi.
Abbiamo preso una bella storia, una storia che fosse bella da leggere e da ascoltare, abbiamo provato a leggerla insieme e nel gioco i lettori sono diventati attori. Se la lettura diventa teatro, basta un po’ di pubblico per iniziare lo spettacolo …
La scenografia non si vede, c’è un alto e lungo banco di lettura con il piano inclinato a favore di pubblico. Libri sparsi… Non possiamo vedere oltre, ma a giudicare dall’altezza del piano, dietro il bancone ci deve essere una pedana a due o tre gradini. Entrano gli attori… e infatti ne vedo solo le teste, poi come se salissero dei gradini (appunto), eccoli a mezzobusto, avanzano fino al banco e prendono posizione, sembrano seduti. Dietro quel banco non c’è un semplice pavimento, c’è un terreno accidentato, anzi un territorio che si estende nel paesaggio immaginario del racconto: ci sembrerà di vedere strade di campagna, scale che salgono in soffitta o scendono in cantina, una grande pianura, un campo innevato.
Anche i libri ci riservano qualche sorpresa, basta aprirli perché diano forma ad un contenuto… il libro della nebbia, il libro del fuoco, il libro di luce…
Marcello Chiarenza

Informazioni sulla prevendita

Biglietti in vendita presso:
• le Casse Rurali Trentine convenzionate in orario di sportello “Primi alla prima” fino alle ore 15.30 del giorno della rappresentazione o del venerdì precedente se lo spettacolo è programmato di sabato o di domenica


organizzazione: Comune di Nago-Torbole - Teatro per caso - Coordinamento Teatrale Trentino