Storia dell'ASAR. Associazione Studi Autonomistici Regionali, 1945-1948

Convegno

Dal 26 ottobre 2009 è disponibile in tutte le principali librerie trentine il nuovo libro di Lorenzo Baratter, "Storia dell'ASAR. Associazione Studi Autonomistici Regionali, 1945-1948", Egon Editore (376 pagine, 50 foto bianco e nero, prefazione di Luis Durnwalder, Lorenzo Dellai, Martha Stocker)

Questo libro nasce dopo alcuni anni di lavoro d'archivio. L'obiettivo era quello di raccontare la storia di un movimento popolare fondato a Trento il 23 agosto 1945 il quale, entro l'estate del 1948, con oltre 100.000 aderenti, riuscì a portare le questioni dell'autonomia e dell'autogoverno al primo posto tra i temi dibattuti in quell'immediato dopoguerra, conducendo un'importante battaglia politica per la realizzazione dei propri ideali, costruendo forti alleanze con diversi altri movimenti autonomisti.
Il volume descrive, giorno dopo giorno, la vita dell'ASAR e mette in luce lo straordinario "laboratorio dell'Autonomia" che si sviluppò, con particolare intensità, in Trentino nel periodo 1945-1948.
Un capitolo dimenticato della nostra storia che merita di essere recuperato e messo in luce anche per ridare forza e senso ad un tema, quello dell'autogoverno, che - oggi più che mai - richiede un'analisi storica approfondita e documentata.

Prima di essere un movimento politico l’ASAR (Associazione Studi Autonomistici Regionali) fu la massima espressione di un grande sentimento popolare: l’invocazione dei trentini che levarono un solo grido da tutte le vallate: “Autonomia!”. Erano gli anni dal 1945 al 1948.
La lotta dei trentini contribuì in modo decisivo non solo a creare le condizioni perché l’autogoverno fosse al primo posto nel dibattito politico locale e nazionale, ma anche a delinearne la fisionomia, le caratteristiche, le peculiarità. I massimi e più convinti interpreti di quella aspirazione non furono i partiti nazionali nelle loro espressioni locali, bensì più di centomila tra uomini e donne che insieme diedero vita ad un movimento originale, autonomista e territoriale, scollegato rispetto ai modelli politici tradizionali, regionalista, federalista, europeista, antimilitarista.
L’ASAR non fu certo solo un movimento locale e la sua battaglia non fu limitata al contesto regionale. Uno degli aspetti meno conosciuti, che ne rafforzano la valenza politica, riguarda il fatto che esso fu promotore e regista di ampie alleanze con i principali movimenti autonomisti italiani, guidando battaglie comuni, contribuendo a rafforzare le istanze autonomiste e condizionando le scelte che i governi e i parlamenti andavano adottando in una fase cruciale: quella in cui veniva impostata l’architettura degli Stati democratici che stavano risorgendo sulle ceneri del secondo conflitto mondiale.
Nonostante sia passato molto tempo, è oggi possibile attraverso questo libro, frutto di inedite ricerche archivistiche, rievocare e recuperare lo spirito dell’ASAR: non solo per documentare fatti di grande interesse ma anche per ridare forza, valore, attualità e radici storiche a una parola carica di valori identitari, economici, sociali, politici e culturali caratteristici di questa terra: “Autonomia”.
L’opera, impreziosita da numerose fotografie d’epoca, è corredata anche da un Cd che riproduce centinaia di documenti utilizzati durante la ricerca storica.

Lorenzo Baratter
Nato a Rovereto nel 1973, si è laureato in Storia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dal 2007 è Direttore della Fondazione Centro Documentazione Luserna. Ha pubblicato numerosi volumi, tra i quali si segnalano: Il Canonico Michael Gamper. Una vita per il Sudtirolo (2009), La Grande Guerra delle Minoranze. Ladini, Mòcheni e Cimbri 1914-1918 (2008), Anna Maria Mussolini. L’ultima figlia del Duce (2008), Dagli Altopiani a Caporetto (2007), Le Dolomiti del Terzo Reich (2005), Dall’Alpenvorland a via Rasella. Storia dei reggimenti di polizia sudtirolesi 1943-1945 (2003).