Storie di migrazione. L'Argonauta

Convegno

Il Gioco degli Specchi e la Biblioteca invitano a: Storie di migrazione, a cura di Silvia Camilotti, dell'Università di Bologna.
Milton Fernàndez, L'Argonauta (Traccediverse, 2006).

Dicono che da questo dipenda la sopravvivenza. Dalla paura, intendo. La paura ti blocca, ti annulla, ti annoda le gambe, ti abbraccia la gola in una stretta mortale. Non riesci più a parlare, a muoverti. Resti lì e basta. Certi animali lo fanno apposta, lo sapeva? La gallina, ad esempio. E anche i topi, dicono. S’irrigidiscono in modo da sembrare morti e facendo così pare che, a volte, riescano a scamparla. Ecco, noi eravamo un paese del genere. Trattenevamo il respiro e aspettavamo che il gatto si stancasse e se n’andasse via, e le cose tornassero ad essere com’erano una volta. Come una volta...” Da un Uruguay risvegliatosi sospettoso e violento a una Milano estranea che odora d’asfalto, questo il viaggio dell’argonauta, piccolo mollusco incatenato alla sua conchiglia, ma anche marinaio che ubbidisce al bisogno di andare. Un partire che è un confronto continuo con la paura, dettato dalla voglia di reagire all’inciviltà che diventa normalità. E poi c’è il ritorno, dopo la vita da esuli, dopo tutto quello che la nuova vita ha impresso sui corpi, tornare pur non sentendosi più a casa in nessun posto, perché la casa è un guscio fragile che, talvolta, le onde possono frantumare…
(dalla nota editoriale)

Milton Fernàndez è nato a Minas, Uruguay. Si è laureato in Arte Drammatica presso l’Accademia Nazionale di Montevideo. Vive in Italia dal 1985. Alterna al suo mestiere di docente frequenti incursioni nella drammaturgia e nella narrativa. In italiano ha pubblicato "Fattebenefratteli" (Terre di Mezzo Editore), racconto contenuto nella raccolta dal titolo “Radici e ali” che gli è valso il premio per il “Concorso Terre di mezzo” nel 2001, e Versi randagi (Gedit Edizioni) che lo ha portato, nel 2004, al “Primo premio Dipartimento di Italianistica dell’Università di Bologna”.
Con quest'opera è risultato vincitore della sezione romanzi inediti del concorso "Lo sguardo dell'altro" 2006.


organizzazione: Biblioteca Comunale di Trento - Associazione A.t.a.s. cultura