Storie, memorie, identità familiari
L'idea di una vetrina tematica sulla famiglia intitolata "Storie, memorie, identità familiari" prende avvio sull'onda dell'attenzione che in queste settimane è stata dedicata all'argomento. Un tema complesso, al centro di dibattiti e iniziative. Un esempio a livello locale, il progetto Family "Monument" della Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento, con il quale si tenta di rappresentare con un "monumento" le caratteristiche della giovane famiglia trentina d'oggi. Un'idea per far pensare e riflettere, così come dovrebbero raccontare e far pensare il centinaio di libri scelti per questa vetrina che vuole essere una sorta di "viaggio nella famiglia", una scelta di romanzi che vanno dai classici alle saghe familiari a opere che affrontano e raccontano questo argomento da diversi punti di vista. Dai "Buddenbrook" di Thomas Mann, che raccontano l'ascesa e il declino di una famiglia della borghesia mercantile tedesca dell'Ottocento, a "La famiglia Moskat" di Isaac Bashevis Singer, per vedere, in un mondo inghiottito dall'Olocausto, una famiglia che assiste al crollo delle proprie tradizioni. Quarant'anni di vita italiana e una famiglia indimenticabile sono al centro dell' autobiografia di Natalia Ginzburg, "Lessico familiare", mentre nel romanzo "La famiglia Winshaw" di Jonathan Coe vengono ricostruiti gli anni Ottanta attraverso le vite di personaggi avidi e brutali che fanno parte di un'antica famiglia inglese dai tratti grotteschi. Meno conosciuto "Scene di famiglia" di Yu Miri, dove una famiglia in pezzi, divisa da odii e rancori, mostra un sorriso impassibile ad un reality show televisivo.
In mostra (e in prestito) si propongono anche saggi e spunti di lettura per aiutare a capire questa istituzione tanto antica ed eterna quanto, oggi, mutevole e conflittuale.
Le opere proposte fanno parte del patrimonio della Biblioteca comunale di Trento e si trovano nella sede centrale di Via Roma (Sala Manzoni) o nelle sedi periferiche.
In copertina del catalogo: Edgar Degas, La famiglia Bellelli (1858-67)
Nel quadro si ritrae la famiglia Bellelli di Napoli. La scena è percorsa da una grande tensione interna ed esprime la situazione di forte conflitto che divideva i due coniugi: la parte sinistra del quadro è occupata dalla zia del pittore in lutto per la recente morte a Napoli del padre che sembra quasi attirare a sé le sue due graziose figlie e guarda lontano con espressione severa e amareggiata, mentre la parte destra è occupata dal marito seduto di spalle il cui viso si intravede di profilo.
organizzazione: Biblioteca Comunale di Trento