Sulle orme di Rosmini. Attualità e sfide del cattolicesimo liberale

Convegno

Antonio Rosmini beato

La concezione rosminiana della libertà, come massimo bene soggettivo della persona umana, può essere considerata come una delle più valide ed organiche concezioni del liberalismo di ispirazione cristiana.
Come per Platone, anche per Rosmini lo società politica è costituita dall'uomo nella sua sfera organicistica, naturalistica ma anche, e soprattutto, spirituale.
Anticipando il dibattito dei giorni nostri egli ripropone un nesso indissolubile fra ragione, plosopa e politica. Anticipa le elaborazioni di Maritain e di Mounier.
Scopo della politica deve essere quello di creare le condizioni perché le persone possano trovare lo loro piena realizzazione:
Avverte però che lo competizione esasperata ha dentro di sé un potenziale rischio: quello della instabilità.
Ecco allora riproposta l'importanza del bene sociale, che non può essere lo semplice somma dei beni individuali, ma il bene comune: che tutti i beni ingloba, sia quelli dei singoli che quelli della comunità nazionale.
In un contesto di grande cambiamento e di globalizzazione del libero mercato, soffermar:si su questi temi e mettere al centro della nostra attenzione lo persona umana e il concetto di bene comune è importante.
Ecco perché Rovereto può diventare lo capitale del pensiero cattolico liberale.

PROGRAMMA
Indirizzi di saluto:
sen. Ivo Tarolli Presidente Università Popolare Trentina
Padre Alfredo Giovannini Casa Rosmini -Rovereto Interverranno sul tema:
Padre Umberto Muratore Direttore Centro Internazionale di Studi Rosminiani -Stresa
Dott. Antonio Fazio già Governatore Banca d'Italia
dott. Savino Pezzotta Presidente della Fondazione "Per il sud"
on. Pierlerdinando Casini Presidente dell'Internazionale Democratico -Cristiana

Modererà il dibattito:
dott. Pierangelo Giovanetti direttore del quotidiano l'Adige

a cura di Università Popolare Trentina e Centro Internazionale di Studi Rosmininiani Stresa

Antonio Rosmini nasce a Rovereto da nobile famiglia nel 1797. Si consacra alla vita religiosa già da adolescente e nel 1825 fonda l'Istituto Religioso i cui aderenti dovranno dedicarsi - attraverso la carità spirituale, intellettuale e corporale -sia alla contemplazione che alle attività esteriori.
Nel 1848, l'anno in cui il patriottismo italiano rompe gli indugi per rivendicare l'indipendenza dall'Impero Austro-Ungarico, l'astro rosminiano è all'apice. Le sue tesi politiche sono ritenute geniali.
A Roma si dà per certa la sua promozione a cardinale e Segretario di Stato dello Stato pontificio.
Neanche un anno dopo, il 30 maggio 1849, la Congregazione dell'Indice condanna due delle sue pubblicazioni più originali. Cominciano gli anni bui che relegheranno nell'oblio un illuminato pensatore che può essere considerato, dopo S. Agostino e S. Tommaso d'Aquino, uno dei giganti della cultura cattolica del secondo millennio.
Dopo oltre un secolo, il papa Benedetto XVI lo riabilita promuovendone la beatificazione.

Collaborazione di:
- Fondazione Cassa di Risparmio Trento e Rovereto
- Accademia Roveretana degli Agiati
- Conventus
- Libertà e Persona
-Centro Culturale Rebora
Segreteria organizzativa:
- Università Popolare Trentina -Trento Via Prati, 22
- Padri Rosminiani -Rovereto casa.natale@rosmini.it