Sulle tracce della Guerra
Ecomuseo del Vanoi. Estate 2005
Sulle tracce della Guerra
escursione sul Lagorai
1914: dopo secoli di depredamento delle risorse da parte dei potenti signori austriaci e veneti, la valle viene investita dalla prima guerra mondiale.
Tutti gli uomini dai 18 ai 65 anni vengono arruolati per combattere in Galizia e in seguito portati come prigionieri in Russia. La situazione precipita nel maggio 1915, con l'entrata in guerra dell'Italia. Gli austriaci si ritirano portando con sè la popolazione rimasta fino ai campi profughi di Mitterndorf e Brunau. Nel dicembre 1915 saranno gli italiani ad evacuare completamente Caoria avviando i profughi in Liguria e Toscana ed occupando militarmente il paese.
Gli altri abitanti della valle saranno sfollati l'anno successivo e sparpagliati in Campania e
Puglia. Gli ultimi rimpatrieranno solo nel 1919, trovando la valle depredata di ogni bene dalle truppe italiane in ritirata e dai soldati austriaci.
Il cimitero militare di Caoria, le strade militari e i resti dei baraccamenti e trinceramenti in quota sono i segni ancora visibili delle grandi ferite impresse alla valle.
Consigliabile la visita al Cimitero Militare e al Museo della Guerra organizzato e gestito dal Gruppo Alpini di Caoria
Nel Vanoi l'acqua la va in dò: è il torrente Vanoi con i suoi affluenti infatti a caratterizzare l'onnipresenza di un acqua che corre, che plasma i luoghi della valle e quindi scende verso la pianura e il mare. Ma come le acque sono la matita che disegna tutte le forme del territorio, su questo ordito l'uomo ha tessuto la sua trama, usando l'acqua come risorsa per costruire gli insediamenti. Fontane e lisciaie nei paesi, canali di irrigazione e laipi sui pradi, sorgenti sugli alpeggi, hanno reso abitabili queste terre. Mulini, fucine, folli e segherie idrauliche ne hanno utilizzato la forza motrice, mentre il torrente è stato per secoli via di trasporto del legname verso il mare.
Ancora oggi queste acque sono contese da interessi esterni, in particolare per la produzione di energia elettrica, mentre resta viva nella memoria collettiva la forza distruttrice dell'acqua, che per secoli ha devastato la valle.
Consigliabile la visita all'Anello dell'Acqua, ai Molini di Ronco, alla Siega de Valzanca sul Sentiero Etnografico
organizzazione: Associazione verso l'Ecomuseo del Vanoi