Sulle tracce della Venere del Gaban
Direzione Artistica di Valentina Musmeci.
“Sulle tracce della Venere del Gaban” è uno spettacolo di teatro itinerante creato da Falenablu con la collaborazione scientifica di Annaluisa Pedrotti, Professoressa ordinaria all' Università di Trento - Labaaf - Laboratorio Bagolini. La proposta culturale, quest'anno alla quinta edizione, riporta alla luce in versione teatrale sensazioni e vissuti arcaici e moderni.
Lo spettacolo si ispira al periodo della neolitizzazione della Valle dell'Adige, racconta storie di donne e di antenate a partire dal momento in cui le locali popolazioni pacifiche vivevano in equilibrio con la natura e in modo paritario sino a narrare il contemporaneo.
La Venere del Gaban è un reperto archeologico conservato presso il MUSE, una piccola statuina di 6 cm ricavata da una placca ossea di cervo, che riporta un albero della vita collegato alla vulva e che, insieme all’uso dell’ocra rossa (colore connesso al sangue), hanno fatto ipotizzare l’uso dell’oggetto in relazione a rituali di vita e di rigenerazione legati probabilmente al mondo agricolo. Il reperto è tra le sette Dee madri più importanti in Europa e
In una dimensione onirica, nella luce del tramonto, accompagnati dal flauto di Serena Marchi, già curatrice del disco “Voci che resistono al vento”, viaggio musicale tra le figure femminili della tradizione dei Monti Pallidi, saranno narrate poesie originali e pieces teatrali. Ad ogni passo sul prato del Riparo si incontreranno delle “stazioni” teatrali con i testi che Silvia Avi e Elena Adami, partecipanti al laboratorio di scrittura dell'anno scorso, curato da Luciana Percovich, grande esperta sui temi della Dea Madre in Italia, hanno prodotto.
La parte poetica dello spettacolo sarà affidata a tre spoken word artist provenienti da varie parti d’Italia: Eleonora Fisco, Chiara Araldi e Giulia Sara Arcovito.
Attraverso le loro poesie originali, fatte di corpo e voce, porteranno il pubblico in un viaggio tra culti e tradizioni siciliane, campagne mantovane e la New York del primo Novecento per raccontare storie di donne, di streghe, di dee che in ogni tempo hanno lottato per coltivare la loro libertà.
Iscrizione obbligatoria tramite Eventbrite o email a progetto.falenablu@gmail.com
Anche quest'anno l'Università di Trento parteciperà con un pomeriggio di archeologia, con visita agli scavi interni del Riparo a cura di Annaluisa Pedrotti e un laboratorio di archeologia neolitica a cura del Dott. Fabio Santaniello, della dott.ssa Marika Ciela e della dott.ssa Giulia Deimichei e un laboratorio di manipolazione artistica con realizzazione di piccole Veneri in materiale plastico. Si terrà dalle 15 alle 17 di sabato 17 giugno sul sito del Riparo, possibilità di scendere in compagnia dal parcheggio di Martignano (info progetto.falenablu@gmail.com)