Sulle tracce della pietra
Escursione al villaggio delle miniere di Pralongo
A partire dal 1400 centinaia, forse migliaia di minatori tedeschi - i Bergknappen o canòpi - provenienti dalla Prussia e dalla Cecoslovacchia, giunsero nelle in Vanoi e Primiero per avviare e condurre le miniere di piombo, rame, zinco, argento, man mano scoperte.
Più volte sfruttate, abbandonate e riprese fino al secolo scorso, le miniere si aprivano su entrambi i versanti del Vanoi, producendo un'altra delle risorse locali che hanno nei secoli arricchito potentati esterni ed in particolare l'Impero Austro-ungarico.
La coltivazione di cave per l'estrazione di pietra (granito e calcare) e di materiali inerti è invece ancora praticata.
La produzione di calce da costruzione comportò, fino a metà Novecento, una proliferazione di piccole fornaci di cottura (calchère) nei pressi dei paesi o nelle vicinanze delle cave. Quando si costruiva una nuova casa, si faceva una còta e si realizzava una busa de la calzìna, dove la calce spenta si conservava per decenni, pronta all'occorrenza.
organizzazione: Associazione verso l'Ecomuseo del Vanoi