Supercontinent - 25 luglio
XXXVII edizione Drodesera
Ore 18.30
Shonen
Lesson of Moon
durata 15’
Eric Minh Cuong Castaing propone una variante della sua performance School of Moon (2016) mettendo in scena bambini e robot umanoidi. Una giovane ballerina classica e un piccolo robot danno inizio a un processo imitativo e ad un rapporto d’empatia che mettono in discussione la nostra percezione dell’umano e non-umano. Il duo concretizza dei tableaux vivants che si rifanno all’arte sacra con una coreografia dai rimandi ritualistici, dove s’insinua una gestualità contemporanea, simile a quella che i bambini dell’era digitale eseguono sui loro tablet. Rievocando un’intesa mistica di corpi uniti alle loro rappresentazioni passate e presenti, la performance indaga il nostro rapporto con una nuova comunità umana, generata da questi robot che la accolgono e la trasformano.
Dalle ore 19.00 alle 24.00
Pier Paolo Pasolini
Che cosa sono le nuvole?
durata 20’
La storia è una rivisitazione dell'Otello, recitato da un gruppo di marionette (Totò, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Ninetto Davoli, Laura Betti, Adriana Asti), che sulla scena interpretano i ruoli shakespeariani ma che dietro le quinte si pongono delle domande sul perché fanno ciò che fanno. La rappresentazione è interrotta dal pubblico che, nel momento più drammatico (l'omicidio di Desdemona da parte di Otello), irrompe sulla scena e, disapprovando i comportamenti del Moro e di Iago, li fa a pezzi. Il monnezzaro (Domenico Modugno) getta cantando le due marionette in una discarica, dove i due fantocci rimangono incantati a guardare le nuvole e notano la "straziante, meravigliosa bellezza del creato". Il cortometraggio prende il titolo proprio da questa scena finale.
Dalle ore 18.50
Riccardo Giacconi e Andrea Morbio in collaborazione con Giacomo Onofrio
Il vendicatore
durata 60’
Il Vendicatore è uno spettacolo di burattini concepito negli anni ‘30 da alcuni burattinai bresciani e bergamaschi. Racconta una storia di vendetta realmente accaduta in Val Brembana il 13 Luglio 1914. Simone Pianetti uccise sette persone da lui considerate responsabili del proprio fallimento economico. Tra le vittime: il medico condotto, il parroco, un giudice di pace, un messo, il segretario comunale e sua figlia, un’anziana contadina. Dopo la strage, Pianetti fuggì sulle montagne e fece perdere definitivamente le sue tracce. Giacomo Onofrio è oggi l’ultimo burattinaio in grado di mettere in scena la storia; Morbio e Giacconi hanno voluto recuperare un’opera che rischiava di scomparire senza lasciare traccia. Dal 2011 collaborano perciò con Onofrio invitandolo ad allestire il suo spettacolo.
Dalle ore 19.00
Roberto Fassone
Untitled II
durata 30’
“Negli ultimi due anni e mezzo ho avuto l’opportunità di lavorare a stretto contatto con uno dei più celebri mentalisti italiani, che mi ha seguito passo passo nella progettazione dello spettacolo a cui assisterete. In questo periodo ci siamo scambiati informazioni e conoscenze sulle rispettive pratiche: magie e arte contemporanea. La prima coincidenza che lega questi due mondi ha origine il 28 giugno 1992, alle 3.05 del pomeriggio. In quel momento un terremoto di magnitudo 7.4 sulla scala Richter sconvolge la California…”
Ore 21.30, 22.30 e 23.30
Riccardo Giacconi e Carolina Valencia Caicedo
Occhiacci di legno
durata 25’
Occhiacci di legno è un percorso sotterraneo nell’oscurità.
In una serie di stanze - intese sia come spazi che come strofe - ha luogo una serie di episodi sulla costellazione fra animazione, possessione e robotica.
Saranno strappati all’oscurità oggetti, documenti, maschere e una figura dormiente.
Una voce registrata accompagnerà la visita: è la voce del cantautore Alberto Camerini, celebre per il suo personaggio che, all’inizio degli anni Ottanta, unì Commedia dell’Arte, teatro di figura e la nascente robotica.
Dalle ore 19.00 alle 23.00
Pedro Reyes
Baby Marx
durata 30’ in loop
Protagonisti di questa saga sono le marionette di Karl Marx e Adam Smith. Per Marx il socialismo e per Smith il capitalismo non sono solo modelli economici, ma incarnano i lati contrastanti della natura umana: Smith crede che perseguendo il proprio interesse personale si renda il mondo più ricco, mentre per Marx le persone dovrebbero condividere le risorse e resistere allo sfruttamento. Nessuno è totalmente privo di avidità e generosità, interessante è vedere come queste voci influiscano sulle nostre decisioni quotidiane. Da sempre il teatro di figura nelle arti performative è stato utilizzato per ragioni analoghe a quelle che ispirano le vignette politiche. Essi possono diventare voce per esprimere dissenso.
Ore 20.00
Numero23.Prod / Massimo Furlan & Cie LagunArte / Kristof Hiriart
Hospitalités
durata 90’
Invitato dal musicista e artista Kristof Hiriart a fare una residenza nel piccolo villaggio a vocazione turistica nel sud della Francia, La Bastide Clairence, Massimo Furlan decide di fare un’esperienza immersiva tornandoci molte volte nel corso di un anno per intervistare i suoi abitanti in cerca di una storia da narrare. Le vite e il futuro di La Bastide raccontate e immaginate dal macellaio del paese, dal maestro in pensione, dai proprietari immobiliari, dagli artigiani, dal vecchio e dal nuovo sindaco diventano motivo di stimolo e dialogo tra loro e l’artista, materiale importante sul quale improntare il lavoro e una pièce teatrale collettiva che vede sulla scena gli abitanti stessi. Tema centrale un nuovo modello di ospitalità, non solo turistica.
Ore 22.00
Shonen
School of Moon
durata 40’
Lo spettacolo è un adattamento dell’opera School of Moon, una metafora di un nuovo mondo colonizzato da corpi in miniatura, che evoca il risveglio di una post-umanità. Questa celebrazione di una micro-società in costruzione, tra robotica e iconografia della danza ispirata alla Pietà di Michelangelo, domina la nostra rappresentazione dell'infanzia, tra il fascino per l'artificiale e l'empatia per il corpo umano in movimento. Tre sequenze scenografiche, ispirate da tableaux vivants, evocano un'evoluzione della rappresentazione del corpo nell’arte che disturba la nostra percezione dell'umano e del non umano. School of Moon cerca una mistica del corpo che si fonda tra la sua rappresentazione passata e futura.
Ore 23.00
Alessandro Sciarroni feat. Chiara Bersani & Matteo Ramponi
Your Girl
durata 30’
Nel 2007 Alessandro Sciarroni presenta, in concorso, alla terza edizione del Premio Internazionale della Performance, il suo primo lavoro performativo, Your Girl.
Un lavoro sul desiderio, sull’ispezione di un sentimento nato dallo studio di alcuni testi di Flaubert.
A distanza di 10 anni, e dopo aver riscosso un’incredibile successo, il lavoro torna ad essere presentato nello stesso spazio nel quale ha visto la luce per la prima volta, la Turbina 1 di Centrale Fies. Il lavoro viene presentato dopo una residenza di riallestimento svoltasi nel maggio 2017, negli spazi in cui era stata prodotta dieci anni prima.
Info e costi: www.centralefies.it
organizzazione: Centrale Fies