Surrealismo flamenco

Danza

Stagione Teatrale di Rovereto 2008 | 2009

Compagnia Peña Andaluza
Surrealismo flamenco
Chitarra Antonio Porro
canto Angelo Giordano e Cristiano Costanzo
percussioni Toni Colangelo
regia e coreografie Adriana Grasselli

Un esempio di contaminazione fra arti: pittura, musica, cante, danza flamenco, voce recitante.
La storia personale di chi si avvicina al Flamenco prevede prima o poi l’incontro con un personaggio straordinario: Vicente Escudero.
Ballerino, coreografo, musicista, pittore, rappresenta gli artisti che nella prima metà del Novecento dedicarono la loro vita e la loro produzione artistica alla ricerca della forma più pura di arte, libera da quanto non necessario, viva in una linea che tutto traccia e riconduce all’essenza primaria, all’equilibrio estetico.
A Parigi Escudero condivise con nomi ora celebri l’inquietudine e il percorso artistico di molti, trasferendone poi gli esiti alla danza, divenendo un simbolo di modernità.
A lui si deve quello che il Flamenco è oggi, liberato dalle ridondanze del folclore, all’interno di una ricerca musicale e formale senza fine, con la difficoltà di una evoluzione che non può e non deve rinunciare alla propria identità.
Il suo percorso artistico passa attraverso l’esperienza dell’impressionismo, del fauvismo, fino a cubismo, dadaismo e futurismo. Ecco il perché di questo titolo “Surrealismo Flamenco”. Non si tratta del presuntuoso risultato di una ricerca su vari piani dell’arte, ma di uno spunto di riflessione, di un percorso svolto con sguardo interdisciplinare fatto dagli allievi della Peña Andaluza.


organizzazione: Comune di Rovereto Assessorato alla Cultura